Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 15.42

AICS, il Responsabile Nesi alla prof.ssa Tonelli: ‘Sugli OGM la scienza è divisa’

La Tonelli aveva dichiarato: «I media devono fare mea culpa per aver dato credito a persone che non hanno alcuna base scientifica»

| Scritto da Redazione
AICS, il Responsabile Nesi alla prof.ssa Tonelli: ‘Sugli OGM la scienza è divisa’

«Alla prof.ssa Tonelli, che ha affermato che troppo spesso in Italia si dà credito a persone che non hanno alcuna formazione scientifica, vogliamo ricordare il periodo in cui le grandi multinazionali delle sigarette cercavano ancora di difendersi e opponevano tesi di fior di scienziati riguardo la non dimostrata correlazione tra talune patologie ed il fumo. Ciò non ha impedito a molte persone senza alcuna base scientifica di smettere comunque di fumare e trarne un enorme vantaggio»: così Andrea Nesi, Responsabile Ambiente di AICS, commenta la dichiarazione della prof.ssa Tonelli.

«Si può fare ricerca in agricoltura senza ricorre agli OGM, come dimostra ad esempio il Black Sun, il pomodoro nero ricco di antociani realizzato dall’Università di Pisa e dall’Università della Tuscia con la tradizionale tecnica dell’incrocio. O le numerose specie di prati, per fare un esempio, da utilizzare su campi di calcio e golf che necessitano di una quantità d’acqua inferiore del 60% rispetto ai tradizionali. Anche queste sono innovazioni frutto di tecniche tradizionali di incrocio», continua Nesi.

«In Italia si produce storicamente più del necessario in agricoltura, i problemi sono di natura marketing/commerciale ma anche di costume e consapevolezza dei consumatori. Ma questi problemi non si risolvono con OGM e pioggia di agrofarmaci. Il nostro Paese non può mettere a repentaglio uno dei propri principali valori, deve piuttosto valorizzare sempre più le proprie tipicità, indirizzare sempre più le proprie energie su sicurezza, basso impatto ambientale, rispetto, salubrità, sano, tipico, tradizionale, locale. Gli italiani apprezzano visto che il biologico continua a crescere a 2 cifre e la ricerca, quella senza la smania degli OGM e degli agrofarmaci, sforna innovazioni utili e affidabili, con riscontri sul mercato e una prospettiva di esportazione sempre più consistente», conclude Nesi.

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