Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 15.48

Alberti (M5S): “Il Consiglio Regionale boccia la nostra mozione su ‘indice per le discariche’

La mozione chiedeva la modifica dell’indice di pressione regionale per le discariche rimandandone la discussione in commissione ambiente.

| Scritto da Redazione
Alberti (M5S): “Il Consiglio Regionale boccia la nostra mozione  su ‘indice per le discariche’

Alberti (M5S): “Il Consiglio Regionale boccia la nostra mozione  su ‘indice per le discariche’

La mozione chiedeva la modifica dell’indice di pressione regionale per le discariche rimandandone la discussione in commissione ambiente.

La consideriamo una inutile perdita di tempo, ancora una volta la maggioranza protegge il nostro territorio solo a parole”

Oggi il Consiglio regionale non ha approvato la mozione del MoVimento 5 Stelle, a prima firma del consigliere Ferdinando Alberti, che chiedeva modifiche più restrittive dell’indice di pressione regionale delle discariche e una interpretazione alla Giunta che chiarisse in modo inequivocabile quali sono le discariche da considerare per il conteggio dei rifiuti smaltiti in un territorio. La Maggioranza ha però garantito che la modifica dell’indice di pressione sarà discussa in Commissione Ambiente in sede di approvazione dell’atto di indirizzo relativo all’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti

Così commenta Alberti: “Le modifiche da noi richieste non potevano non essere condivise da chi realmente vuole tutelare i cittadini e la loro salute: infatti abbiamo proposto la  diminuzione di almeno il 25% dei valori dell’indice di pressione areale e comunale oggi in vigore, calcolare l’indice di pressione areale considerando un'area di raggio 10 km rispetto al luogo dell'istanza della discarica e non di 5 km come è ora e nel conteggio relativo alla volumetria di rifiuti smaltiti nel territorio propedeutica per il calcolo del fattore di pressione comunale ed areale, considerare tutte le discariche e i rifiuti smaltiti di cui si abbia traccia, indipendentemente se tumulati prima o dopo la legge regionale 94 del 1980”

Continua Alberti: “Inoltre chiedavamo alla Giunta di chiarire in modo inequivocabile a partire da quale data devono essere considerati i volumi di rifiuti tumulati nelle discariche lombarde. Infatti sulla diversa interpretazione si è aperto un contenzioso tra Provincia di Brescia e i proponenti dell’ampliamento di una discarica sita nel Comune di Travagliato.

La Provincia sostiene che i rifiuti da conteggiare debbano essere quelli autorizzati con una Delibera di Giunta del marzo del 1983 (3/26716) che proroga, in via transitoria, il conferimento nella vicina discarica Bosco Sella ai sensi della LR 94/80; I cavatori e il TAR di Brescia invece ritengono che i rifiuti da tenere in considerazione siano solo quelli autorizzati con una Delibera di Giunta del marzo del 1986 (4/7389) perdendo quindi 3 anni di conferimenti passando da 2,1 mln di metri cubi a 1,4 mln di metri cubi facendo abbassare il valore dell’indice di pressione sotto il valore soglia di 64.000 metri cubi per km quadrato rendendo l’iter autorizzativo per il nuovo ampliamento in discesa.”

Conclude Alberti: “In definitiva oggi il Consiglio Regionale se ne è lavato le mani delle nostre richieste rimandandole in Commissione Ambiente dove si sta discutendo l’atto di indirizzo relativo all’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, un documento che, ad oggi, non prevede alcuna modifica dell’indice di pressione regionale delle discariche, il quale non viene addirittura mai citato nell’intero documento. Ci pare sostanzialmente una presa in giro. Per quanto riguarda l’interpretazione richiesta alla Giunta circa i rifiuti da conteggiare nel caso del progetto della discarica Bettoni di Travagliato, l’Assessore all’Ambiente Cattaneo non si è sbilanciato assicurando che la Giunta sta lavorando in tal senso e che anche questo tema verrà affrontato in Commissione Ambiente insieme alle modifiche da noi richieste. Ci auguriamo fortemente che Regione Lombardia si esprima in favore dell’interpretazione più restrittiva, che noi riteniamo la sola possibile, e quindi che vengano conteggiati anche i rifiuti autorizzati con la DGR del marzo 1983. Se così fosse l’indice di pressione regionale avrebbe ancora senso di esistere”

 

 

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