Accettata all’unanimità dalla Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, la risoluzione proposta da Davide Tripiedi del Movimento 5 Stelle, per salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori di Alcatel-Lucent. L’atto parlamentare si è reso necessario per evitare le decisioni dell’azienda di licenziare 43 dipendenti del sito di Vimercate, attualmente in cassa integrazione, e della possibile esternalizzazione dello stabilimento di Trieste che occupa circa 400 addetti. La risoluzione è stata accettata con riformulazione che va ad aumentare, in meglio, gli impegni inizialmente richiesti al Governo.
«Sono state accolte le nostre richieste di prolungare il periodo di cassa integrazione per i lavoratori e di convocare un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico con sindacati e azienda». Così Tripiedi, felice per l’approvazione dell’atto parlamentare a cui è stato aggiunto un ulteriore punto volto a valutare la possibilità, da parte del Governo, di intervenire nella gestione dei piani della banda ultralarga e dell’agenda digitale allo scopo di favorire il mantenimento e lo sviluppo occupazionale del settore. Quest’ultimo passaggio darebbe ai lavoratori di Alcatel una concreta e ancor più forte speranza di ripresa.
«Era necessario prendere decisioni al più presto, visto che per i lavoratori di Vimercate il licenziamento collettivo entra in vigore il 7 maggio», ha ricordato il deputato Tripiedi. Ora la palla passa ai sindacati e al Governo, nella reale speranza che la partita sia vinta, come giusto che sia, dai lavoratori.
Alcatel-Lucent: accettata la risoluzione del Movimento 5 Stelle
I pentastellati hanno presentato una risoluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro in Commissione Lavoro alla Camera
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