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Amnesty EGITTO, ASSOLTI 43 OPERATORI DI ONG GIÀ CONDANNATI

Il 20 dicembre il tribunale penale di Cairo Sud ha assolto tutti i 43 imputati - 42 cittadini stranieri e uno egiziano - condannati cinque anni fa in quanto le loro organizzazioni non governative (Ong) internazionali avevano ricevuto finanziamenti dall’estero.

| Scritto da Redazione
Amnesty EGITTO, ASSOLTI 43 OPERATORI DI ONG GIÀ CONDANNATI

Amnesty EGITTO, ASSOLTI 43 OPERATORI DI ONG GIÀ CONDANNATI

Il 20 dicembre il tribunale penale di Cairo Sud ha assolto tutti i 43 imputati - 42 cittadini stranieri e uno egiziano - condannati cinque anni fa in quanto le loro organizzazioni non governative (Ong) internazionali avevano ricevuto finanziamenti dall’estero.

Si è trattato dell’epilogo di una parte dell’inchiesta nota come “caso 173/2011”. Nel giugno 2013 gli imputati erano stati condannati a pene varianti da uno a cinque anni di carcere ed era stata ordinata la chiusura di una serie di Ong.

L’inchiesta era poi proseguita, concentrandosi sulle attività e i finanziamenti delle Ong locali.

Dal 2014 sono stati congelati i patrimoni di sei Ong e di 10 difensori dei diritti umani. Ad almeno 30 tra difensori dei diritti umani e impiegati di Ong è stato vietato di viaggiare all’estero. Almeno sei direttori di Ong e 61 impiegati sono stati interrogati e arrestati per poi essere rilasciati su cauzione.

“Il ‘caso 173/2011’ ha preso di mira dei difensori dei diritti umani che si erano limitati a svolgere il loro legittimo lavoro. L’assoluzione dei 43 imputati è un passo avanti verso la giustizia”, ha dichiarato Najia Bounaim, direttrice delle campagne di Amnesty International sul Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“Tuttavia, la sentenza di assoluzione riguarda solo le Ong internazionali, al centro della prima fase dell’inchiesta. Le indagini sulle Ong egiziane vanno ancora avanti e decine di loro esponenti rischiano ancora l’incriminazione”, ha aggiunto Bounaim.

“Da quando il ‘caso 173/2011’ è stato aperto, i difensori dei diritti umani sono stati trattati come nemici dello stato e sottoposti a una repressione senza precedenti tra congelamento dei patrimoni, divieto di viaggio all’estero e procedimenti giudiziari”, ha sottolineato Bounaim.

“Ora è fondamentale capire se la sentenza di assoluzione aprirà la strada verso la fine della persecuzione di tutti i difensori dei diritti umani in Egitto. Le autorità egiziane dovranno annullare i provvedimenti contro il personale delle Ong e chiudere le indagini sulle Ong locali e sui difensori dei diritti umani”, ha proseguito Bounaim.

“Auspichiamo che nella riunione del Consiglio di associazione Unione europea - Egitto in programma oggi a Brussels, gli stati membri dell’Unione europea coglieranno l’opportunità per chiedere la fine delle indagini sulle Ong egiziane”, ha concluso Bounaim.

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