Il nostro territorio è stato negli ultimi decenni spogliato di ogni altra struttura ospedaliera, e l'Ospedale di Crema è l'unico presidio simile rimasto nel Cremasco, un suo indebolimento o ridimensionamento priverebbe metà della popolazione provinciale di cure facilmente accessibili, costringendo oltre 150.000 cittadini cremaschi a diventare malati erranti, costretti a raggiungere altre strutture, a Cremona o magari a Mantova, per cure e prestazioni che oggi sono erogate dal nostro ospedale. il Servizio sanitario nel nostro territorio è stato già ridotto e razionalizzato, andare oltre questo limite significa varcare la soglia dell'irragionevolezza. Sinistra Ecologia Libertà per questo sarà presente venerdì 3 luglio al presidio a difesa dell'Ospedale di Crema promosso dai sindaci di tutti i comuni cremaschi, e sarà presente al completo con i propri rappresentanti politici ed istituzionali.
Occorre che tutte le forze politiche del territorio si mobilitino e svolgano una azione congiunta per preservare l'autonomia dell'Ospedale senza giochi e giochetti.
Oltre all'impegno che va profuso nelle sedi di Regione Lombardia dai rappresentanti Cremaschi, è doveroso che si coinvolgano tutti gli attori, e che tutti siano informati dei pericoli che si corrono, per questo crediamo che Crema debba farsi carico di convocare un Consiglio Comunale aperto, che veda il coinvolgimento di tutto il territorio, al fine di avviare il più rapidamente possibile la mobilitazione a difesa dell'Ospedale, al momento nulla è definitivo o immodificabile, non possiamo rinunciare, non ce lo possiamo permettere.
Gabriele Piazzoni, Coordinatore provinciale
Agnese Gramignoli, Coordinatrice cittadina
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Sinistra Ecologia Libertà Crema e Cremasco www.selcremona.it