Sabato, 27 aprile 2024 - ore 05.55

ANPI Rep.Ceca.25 aprile la passività dell'ambasciata

| Scritto da Redazione
ANPI Rep.Ceca.25 aprile la passività dell'ambasciata

Comunicato-stampa A.N.P.I. Sezione Repubblica Ceca
A S.E. l'Ambasciatore Pigliapoco, ovvero perché la comunicazione del suo Capo di Segreteria non risulta affatto rispondente allo svolgimento dei fatti.
Dopo ripetuti sforzi e sollecitazioni, una delegazione della Sezione Ceca dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha cercato di incontrare nella mattinata di martedi 4 maggio l'Ambasciatore italiano a Praga, S.E. Fabio Pigliapoco. Durante l'incontro con l'Ambasciatore la delegazione dell'ANPI avrebbe voluto discutere con Sua Eccellenza della passivita dell'Ambasciata rispetto alle commemorazioni del 25 Aprile di quest'anno e sulla possibilita di organizzare assieme all'Ambasciata e all'Istituto Italiano di Cultura a Praga un evento degno dell'occasione. Un incontro definito dall'Ambasciata "irrituale" nella forma, in quanto i membri dell'ANPI avevano comunicato all'Ambasciatore la volonta di presentarsi in Ambasciata senza prevvia autorizzazione di Sua Eccellenza. Ma S.E., dopo la comunicazione alla stampa dell'iniziativa dell' ANPI Sezione Repubblica. Ceca, si e fatto negare per l'ennesima volta, delegando la risposta ad uno dei funzionari dell'Ambasciata, risposta peraltro inviata - finalmente - dopo che l'Ambasciata era stata interpellata da un'agenzia di stampa.

Come gli altri anni, l'ANPI ha cercato di organizzare la Celebrazione del 25 Aprile in connubio con le Istituzioni italiane presenti a Praga. In tal senso si e mosso il presidente della Sezione Ceca dell'ANPI, Massimo Recchioni, inviando all'Ambasciatore due lettere: la prima e stata inoltrata addirittura il 22 gennaio, la seconda il 17 marzo. Nella prima, si proponeva la tradizionale cooperazione nell'organizzazione delle Celebrazioni, nella seconda si chiedeva in modo esplicito un incontro, indicando inoltre anche una data precisa! A queste lettere l'ANPI non ha mai ricevuto una risposta ufficiale dell'Ambasciatore, ma solo una comunicazione telefonica della sua segreteria. Alla richiesta del Presidente Recchioni di mettere per iscritto la risposta negativa (l'Ambasciatore si trovava spesso in viaggio e non era in grado di dedicarsi personalmente all'organizzazione delle Celebrazioni; in realta vi ha sempre partecipato, ma dell'organizzazione si e sempre fatta carico la Sezione Ceca dell'ANPI) la persona al telefono ha risposto che lo avrebbe fatto, ma a quelle parole non sono seguiti i fatti. Solo allora il Presidente della Sezione ha scritto all'Ambasciatore che, visti i ripetuti e inutili tentativi, in atto da mesi, di prendere contatto con Sua Eccellenza, una delegazione della Sezione si sarebbe recata da S.E. in visita.

Nel 2011, a differenza degli altri anni, l'ANPI (ma era successo anche nel 2009) e stata cosi costretta a organizzare le celebrazioni del 25 Aprile al di fuori dalle sedi istituzionali italiane e senza la presenza dei rappresentanti dell'Ambasciata, che pur invitati, non si sono presentati all'evento organizzato a Praga per il 26 aprile.

Quindi quella che viene chiamata la "autoconvocazione" dei membri dell'ANPI non voleva essere affatto un gesto di arroganza, bensi un gesto dettato da esasperazione dovuta alla passivita dell'Ambasciata verso la Ricorrenza in generale, ma anche verso l'ANPI della Repubblica Ceca, una delle piu importanti realta associative e no-profit degli italiani residenti in questo Paese. L'irrituale forma voleva quindi ricordare all'Ambasciatore che le istituzioni sono presenti (e mantenute dalle risorse pubbliche) per servire i cittadini, e non viceversa. Inoltre, il periodo di preavviso dell'incontro richiesto, superiore al mese e mezzo, si puo, a differenza di quanto affermato nella comunicazione di ieri 2 maggio dal Capo della Segreteria, considerare sicuramente di "congruo anticipo".

L'atteggiamento delle nostre Istituzioni rappresenta un fatto grave per diversi motivi. Innanzitutto l'Ambasciata non ha garantito agli cittadini italiani residenti a Praga e nella Repubblica Ceca la possibilita di celebrare il 25 Aprile in una cornice istituzionale, come e invece accaduto nella totalita dei Comuni italiani. Questa, inoltre, in un periodo di affermazioni perlomeno "singolari" (tendenti a mettere in dubbio lo svolgimento dei fatti storici che portarono alla Liberazione del nostro Paese se non addirittura a discutere la validita di questa Ricorrenza con episodi anche teppistici accaduti recentemente nel nostro Paese), rappresenta un'occasione persa proprio per la riaffermazione di quei sommi Valori in difesa dei quali la Resistenza italiana si fece la voce piu autorevole. In ultima istanza non si puo dedurre che l'Ambasciatore, in questi mesi, abbia privilegiato i rapporti con la realta economica della comunita italiana nella Repubblica Ceca, forse trascurando quelli con la societa civile e le realta associative e culturali (delle quali l'ANPI, ripetiamo, fa parte). Cio, purtroppo, si inserisce in una cornice generale secondo la quale le Ambasciate devono servire sempre meno ai cittadini italiani presenti nei Paesi stranieri (e infatti i  servizi consolari sono oggetto di pesanti tagli), mentre la loro principale finalita d'azione rischia di essere la promozione delle aziende private italiane all'estero. Secondo questa linea, le Istituzioni diventano chiuse e sorde alle necessita dei cittadini, mute e assenti nel dialogo con la societa civile, mentre vengono man mano dominate dagli interessi privati dei soggetti economici. E cio e per noi inaccettabile, in quanto l'Associazione di cui ci onoriamo di far parte si e sempre impegnata per avere delle istituzioni democratiche e aperte a tutti i cittadini senza distinzione di ceto, razza, religione o credo politico.

L'ANPI Repubblica Ceca, dopo questo atto d'indisponibilita da parte delle Istituzioni, valutera se intraprendere le conseguenti azioni di protesta. Una telefonata franca e amichevole, disponibile da parte di Sua Eccellenza, che tante altre volte in passato c'era stata e quest'anno e clamorosamente e immotivatamente mancata, avrebbe potuto evitare senz'altro un epilogo di questo tipo. La Sezione Ceca dell'ANPI continua inoltre ad essere disponibile ad un incontro chiarificatore con Sua Eccellenza in qualsiasi momento.


Per la Sezione Ceca dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

il Presidente Massimo Recchioni

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