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Appello LA LEGGE PILLON VA RITIRATA PERCHÉ LEDE I DIRITTI DEI MINORIE DISCRIMINA LE MADRI PIÙ FRAGILI

Appello del gruppo consiliare del PD in Regione Lombardia I consiglieri regionali del Gruppo del Partito democratico in Regione Lombardia sottoscrivono un appello, promosso dalla consigliera Paola Bocci, e chiedono il ritiro della legge Pillon che lede gravemente i diritti dei minori e delle madri.

| Scritto da Redazione
Appello LA LEGGE PILLON VA RITIRATA PERCHÉ LEDE I DIRITTI DEI MINORIE DISCRIMINA LE MADRI  PIÙ FRAGILI

Appello LA LEGGE PILLON VA RITIRATA PERCHÉ LEDE I DIRITTI DEI MINORIE DISCRIMINA LE MADRI  PIÙ FRAGILI

Appello del gruppo consiliare del PD in Regione Lombardia I consiglieri regionali del Gruppo del Partito democratico in Regione Lombardia sottoscrivono un appello, promosso dalla consigliera Paola Bocci, e chiedono il ritiro della legge Pillon che lede gravemente i diritti dei minori e delle madri.

  “La modifica – si legge nell’appello - della legge su divorzio e separazione promossa dal senatore Pillon è sbagliata,  sbilanciata,  crea disparità di trattamento per i figli di genitori separati e non garantisce la loro tutela.  È una legge basata su una parità fittizia e contabile, che nulla a che fare con la condivisione equa delle responsabilità e che mortifica i diritti dei minori, non solo per la cancellazione dell’assegno di mantenimento, ma per la scarsa considerazione della qualità della loro vita, del loro tempo, delle loro relazioni, non divisibili con un mero calcolo matematico”.

“La modifica - continua l’appello - delle modalità di affido con l’obbligo del mediatore,  l’allontanamento in caso di rifiuto espresso per uno dei due genitori,  allunga i tempi con procedure farraginose,  lasciando più a lungo nell’incertezza e nel conflitto i bambini.

Aumenta la conflittualità tra i genitori che si separano, e a farne le spese sono soprattutto i figli, e non garantisce la continuità genitoriale. Non assicura alle donne più fragili (le donne separate e divorziate a rischio di povertà sono più degli uomini nella stessa condizione e le madri sole sono le donne con il maggior rischio di povertà) la libertà di lasciarsi alle spalle relazioni finite, sbagliate, a volte violente, perché è più gravoso il peso economico della separazione prima e dopo, con la cancellazione del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare”.

“Si tratta - conclude l’appello -  di un provvedimento inadeguato, discriminatorio e lesivo dei diritti dei minori e delle madri. Per questo, come donne e  uomini  delle istituzioni, impegnati nella tutela dei diritti di tutti, in primis dei bambini, chiediamo che il progetto di legge venga ritirato”.

 settembre 2018

 

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