Sabato, 27 aprile 2024 - ore 00.26

Ass. Essere Animali, flash mob nel giorno di apertura del Delfinario di Rimini

Un’attivista si è chiusa in una bolla di plastica, contro l’utilizzo di animali negli spettacoli. «Questa non è vita» il messaggio dell’Associazione

| Scritto da Redazione
Ass. Essere Animali, flash mob nel giorno di apertura del Delfinario di Rimini

A Rimini riapre il delfinario con esibizioni di leoni marini e ricominciano le proteste da parte di Essere Animali, che ieri, 14 aprile, ha messo in atto un flash mob con un’attivista chiusa dentro una bolla di plastica. L’associazione chiede che, dopo il sequestro dei delfini, venga posto uno stop all’utilizzo di qualunque specie animale.



«Siamo portati a sorridere divertiti davanti a queste esibizioni, ma dopo 35 minuti di spettacolo noi possiamo tornare alle nostre vite, mentre gli animali sono confinati in quelle vasche, lontano dal loro habitat naturale, per sempre. Cosa diremmo noi, se ci obbligassero a vivere in una bolla?», dichiara l’Associazione. Ad alimentare le proteste e la campagna, anche la situazione giuridica: dopo il sequestro dei delfini avvenuto nel 2013 e il no del Ministero dell’Ambiente alla richiesta di licenza di giardino zoologico, il Delfinario di Rimini inaugura oggi la sua terza stagione con l’esibizione di leoni marini. Nonostante il processo in corso per maltrattamento di animali e nonostante per anni non abbia ottemperato alle disposizioni previste in leggi europee e nazionali, al Delfinario, ora ribattezzato Acquario, è stato infatti concesso di continuare a esibire animali di un’altra specie con una licenza di spettacolo viaggiante.



«Invitiamo le persone a boicottare questi spettacoli. Anche se nati in cattività, gli animali sono condannati a vivere in piccoli spazi artificiali, addestrati a compiere esibizioni che veicolano un messaggio che sempre più psicologi ritengono diseducativo, in quanto porta a disconoscere le privazioni inevitabilmente subite da questi animali, costretti a vivere in una bolla d’acqua», concludono dall’Associazione.

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