Calcio viziato, malato, violento, ignorante. E’ urgente prenderne atto e pensare ad un sistema nuovo e a meccanismi inediti, come chiede la Lega calcio Uisp
Manuela Claysset, responsabile Uisp per le politiche di genere, si chiede: “Perchè il calcio femminile, e anche quello maschile, dovrebbero riconoscersi ed essere rappresentati da personaggi come l’ormai ex presidente della Lega nazionale dilettanti, che della sua omofobia fa un manifesto e in pieno Consiglio dice di essere stanco di dare soldi a quattro lesbiche?”
Facciamo un altro esempio: perché i cittadini italiani, sportivi e non sportivi, dovrebbero fidarsi di vertici federali che non riescono a fare pulizia? Il governo sottoscriva l'accordo proposto dal Consiglio d'Europa agli stati europei contro il match fixing (partite truccate), per provare a coordinare strumenti di indagine e di prevenzione.
“Dirty soccer” è l’ultimo capitolo. Sentite che cosa ha detto don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, in un comunicato di questi giorni: “Nel rapporto 'Le mafie nel pallone' del 2010 vengono documentate le infiltrazioni mafiose e i casi di corruzione e riciclaggio nel mondo del pallone… gestiscono anche il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi, e dove spesso possedere una squadra di calcio rappresenta in tante realtà un fiore all'occhiello, una testimonianza di prestigio e soprattutto uno strumento di controllo del territorio".