Lunedì, 10 novembre 2025 - ore 19.55

Cam.Com CR-MN-PV I dati Import-Export – II trimestre 2025

I dati relativi al primo semestre dell’anno mostrano ancora una certa tenuta delle esportazioni

| Scritto da Redazione
Cam.Com CR-MN-PV I dati Import-Export – II trimestre 2025

 

Cam.Com CR-MN-PV I dati Import-Export – II trimestre 2025

La dinamica delle esportazioni nel secondo trimestre 2025, secondo i dati Istat, è caratterizzata da una ripresa delle esportazioni per il territorio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. L’analisi curata dal Servizio Promozione e Informazione Economica rileva infatti una crescita dell’export pari al +1,8%, rispetto allo stesso periodo del 2024, per un ammontare di 9.526 MLN di euro. Variazione di segno meno, invece, per le importazioni che registrano un calo del -3,2%, per un ammontare di 12.715 MLN di euro, portando la bilancia commerciale in territorio negativo con un valore di -3.189 MLN di euro. Entrando nel dettaglio, maggiore tenuta emerge per il territorio mantovano e quello cremonese, dove le esportazioni mostrano segno più, mentre segnali di rallentamento riguardano la provincia di Pavia. La Lombardia e l’Italia si collocano in territorio positivo, con una variazione di export rispettivamente pari al +0,3% e al +2,1%. Nel panorama regionale, Mantova e Cremona si collocano rispettivamente in terza e settima posizione, mentre Pavia si trova al terzultimo posto.

I dati relativi al primo semestre dell’anno mostrano ancora una certa tenuta delle esportazioni, nonostante il proseguimento della fase di estrema debolezza del commercio mondiale; tuttavia, iniziano a differenziarsi per territorio provinciale con risultati di segno più per Mantova e Cremona, ma negativi per Pavia” – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Gian Domenico Auricchio – “Nell’attuale contesto internazionale, caratterizzato da instabilità persistente, tra incertezze geopolitiche, dei mercati energetici e commerciali e una crescente volatilità dei tassi di cambio, occorre leggere questi dati con una certa cautela; allo stesso tempo è difficile poter fare delle previsioni sull’andamento dei prossimi mesi. Sicuramente la tenuta dimostra come le nostre imprese siano resilienti e con capacità di adattamento, in uno scenario globale che continua a porre sfide rilevanti alle imprese esportatrici. In questo quadro complesso, è quindi fondamentale che le imprese continuino a investire con lungimiranza su innovazione, efficienza e diversificazione dei mercati.

Allo stesso tempo, servono politiche di accompagnamento stabili e mirate, capaci di sostenere la presenza internazionale del nostro sistema produttivo e di rafforzarne la capacità di risposta agli shock esterni, sempre più frequenti e difficili da prevedere”.

Relativamente alla provincia di Cremona, le esportazioni vedono una ripresa del +1,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alla fine del primo semestre 2025 le esportazioni cremonesi ammontano a oltre 3,0 MLD di euro, contro un valore di import pari a oltre 3,6 MLD di euro, anch’esso in aumento rispetto al 2024 del +3,9%. Il saldo commerciale si colloca in territorio negativo, ammontando a -520 MLN di euro.

Considerando i principali prodotti esportati, si segnalano valori negativi per: metalli di base e prodotti in metallo (-0,8%), macchinari (-7,2%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-9,9%), apparecchi elettrici (-10,7%) e apparecchi elettronici e ottici (-15,5%). Performance positive, al contrario, per le sostanze e i prodotti chimici (+6,4%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,6%), articoli in gomma e materie plastiche (+3,3%), mezzi di trasporto (+29,4%) e legno e prodotti in legno (+12,7%).

Sul fronte delle importazioni, si segnalano variazioni negative per: prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,8%), articoli in gomma e materie plastiche (-1,7%), apparecchi elettrici (-20,1%), mezzi di trasporto (-18,9%) e prodotti delle altre attività manifatturiere (-17,4%). Al contrario, vedono una crescita i prodotti in metallo (+23,2%), le sostanze e i prodotti chimici (+1,5%), i prodotti alimentari (+18,8%), i prodotti dell’agricoltura (+1,4%), i prodotti in legno e carta (+7,2%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali (+14,3%) e i macchinari (+2,5%).

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Cremona per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partner europei: Spagna (+6,8%), Polonia (+2,7%), Romania (+30%), Paesi Bassi (+15%) e Regno Unito (+12,3%). Variazione positiva anche per Stati Uniti (+5%) Valori con segno meno emergono invece per la Germania (-5,1%), la Francia (-4,2%) e il Belgio (-12,9%).

Le importazioni vedono una ripresa da parte di Austria (+36%), Francia (+6,2%), Paesi Bassi (+2,5%), Spagna (+13,2%), Ungheria (+13,1%) e Belgio (+16,3%), nonché va sottolineata una consistente crescita delle importazioni da Repubblica democratica del Congo, Russia e Cina. Segno meno invece per le importazioni da Germania (-13,3%), Polonia (-18,5%) e Finlandia (-2,5%).

Per quanto riguarda la provincia di Mantova, le esportazioni vedono una ripresa del +5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al primo semestre 2025 le esportazioni mantovane ammontano a oltre 4,1 MLD di euro, contro un valore di import pari a 3,5 MLD di euro, anch’esso in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 del +1,3%. Il saldo commerciale si mantiene in territorio positivo, ammontando a 596,5 MLN di euro.

Considerando i principali comparti esportatori, si collocano in territorio negativo i prodotti in metallo (-14,4%), le sostanze e i prodotti chimici (-3,1%), i mezzi di trasporto (-13,7%), gli apparecchi elettrici (-0,9%) e i prodotti in legno e carta (-12,1%). Al contrario, si registrano valori positivi per: macchinari (+6,2%), prodotti alimentari (+1,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+0,2%), apparecchi elettronici e ottici (+31,2%), prodotti delle altre attività manifatturiere (+0,2%). Da segnalare anche un discreto aumento per gli articoli di abbigliamento articoli, prodotti tessili, pelli e accessori.

Sul fronte delle importazioni, si segnalano variazioni negative per: mezzi di trasporto (-26,4%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,6%), sostanze e i prodotti chimici (-0,1%), articoli in gomma e materie plastiche (-4,2%), apparecchi elettronici e ottici (-28,6%) e apparecchi elettrici (-2,6%). Al contrario, vedono una crescita i macchinari (+18,2%), i prodotti in metallo (+34,5%), i prodotti alimentari (+4,8%), gli articoli di abbigliamento, prodotti tessili, pelli e accessori (+12,2%), i prodotti in legno e carta (+0,6%) e i prodotti dell’agricoltura (+3,3%).

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Mantova per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partner europei: Germania (+14,1%), Francia (+8,3%), Spagna (+12,5%), Polonia (+12,3%), Paesi Bassi (+4,9%), Austria (+6,9%) e Belgio (+7,3%). Variazione positiva anche per la Turchia e Corea del Sud. Cali si hanno invece per Regno Unito (-18,7%), Stati Uniti (-13,1%), Svizzera (-13,6%), Repubblica Ceca (-6,9%) e Ungheria (-2,4%).

Le importazioni vedono una ripresa da parte di Germania (+21,6%), Cina (+20,8%), Francia (+1,1%), Spagna (+19,4%), Paesi Bassi (+11,4%) e Ungheria (+3,4%). Si evidenziano, al contrario, contrazioni, per le importazioni da Regno Unito (-43,2%), Turchia (-3%), Arabia Saudita (-33,1%), Corea del Sud (-4%) e Giappone (-11,9%).

Relativamente alla provincia di Pavia, le esportazioni mostrano un calo del -3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 30 giugno 2025 le esportazioni pavesi ammontano a 2,3 MLD di euro, contro un valore di import pari a 5,6 MLD di euro, anch’esso in riduzione rispetto al 2024 del 9,7%. Il saldo commerciale risulta in territorio negativo, ammontando a circa -3.266 MLN di euro.

Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano variazioni positive per gli articoli farmaceutici e chimico medicinali (+9,1%), i prodotti alimentari (+2%), le sostanze e i prodotti chimici (+2%), i prodotti delle altre attività manifatturiere (+16,5%), i mezzi di trasporto (+27,1%) e i prodotti in legno e carta (+1,4%). Al contrario, si registrano variazioni negative per i macchinari (-10,8%), i prodotti in metallo (-10,9%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-2,2%), gli apparecchi elettrici (-3,9%), gli articoli di abbigliamento, prodotti tessili, pelli e accessori (-17%) e gli apparecchi elettronici e ottici (-1%).

Sul fronte delle importazioni si registrano variazioni negative per i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-20%), i mezzi di trasporto (-21%), i prodotti alimentari (-1,6%), gli articoli di abbigliamento, prodotti tessili, pelli e accessori (-20%) e gli articoli in gomma e materie plastiche (-5,2%). Le performance migliori riguardano, invece, le sostanze e i prodotti chimici (+3,5%), gli articoli farmaceutici e chimico medicinali (+4,5%), i prodotti in metallo (+12,9%), i macchinari (+1,3%), gli apparecchi elettrici (+6,1%), i prodotti per l’agricoltura (+32,3%) e i prodotti in legno e carta (+4,3%). Da segnalare anche una ripresa delle importazioni di apparecchi elettronici e ottici (+41,4%).

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Pavia per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partner europei: Francia (+5,4%), Spagna (+22,2%), Belgio (+3,4%), Romania (+6,3%) e Ungheria (+7,5%). In ripresa le esportazioni anche verso gli Stati Uniti (+4,3%). Variazione negativa, invece, per Germania (-6,4%), Austria (-0,8%), Polonia (-10,1%), Grecia (-8,9%) e Paesi Bassi (-2,4%).

Le importazioni vedono un calo da parte di Francia (-4,2%), Germania (-29,3%), Libia (-29,2%), Kazakhistan (-41%) e Stati Uniti (-37,2%). Si evidenziano contrazioni anche per Norvegia e Austria. Segno più invece per Azerbaigian (+79,2%), Repubblica Ceca (+3,6%), Belgio (+14,5%), Paesi Bassi (+34,4%), Spagna (+10%), Cina (+9,5%) e Polonia (+13,1%).

 

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