Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 23.32

Capire se un’impresa è in perdita: quali sono gli aspetti da considerare

Quali sono gli indicatori del possibile stato di crisi ed i segnali da non sottovalutare

| Scritto da Redazione
Capire se un’impresa è in perdita: quali sono gli aspetti da considerare

Il Governo italiano sta varando una serie di misure a sostegno delle imprese che hanno dovuto chiudere l’attività a causa del Coronavirus e che si stanno trovando in evidente stato di difficoltà finanziaria. A questo punto diventa molto importante fare il punto dell’andamento contabile della propria azienda e valutare esattamente lo stato di salute dell’attività.

Gli indicatori dello stato di crisi di un’impresa

Per capire se e quanto sia profondo lo stato di crisi della propria azienda, la prima indagine da affrontare è proprio sul bilancio. Ovviamente sono parecchie le voci di bilancio da monitorare, descritte anche sul portale iCRIBIS, e vanno sempre tenuti sotto stretto controllo alcuni indici precisi. Per quello che riguarda il bilancio, le voci che vanno considerate riguardano i pagamenti ai fornitori, l’esazione delle cartelle delle tasse e gli utilizzi bancari. Infatti, quando il pagamento delle fatture, che riguardano la consegna della merce in entrata, è troppo dilazionato nel tempo, c’è sicuramente un problema di liquidità. Lo stesso vale per le cartelle esattoriali che, anche se la mora è contenuta e possono essere pagate con qualche settimana di ritardo, indicano una carenza della disponibilità di cassa. E infine il ricorso frequente ed eccessivo ai fidi e alle scoperture bancarie non è mai un segnale positivo. Quindi la cosa più conveniente, per capire lo stato di salute dell’azienda, è controllare gli indici di crisi. Questi indicatori possono essere individuati nella reale sostenibilità dei costi finanziari e nell’adeguatezza del patrimonio aziendale. E ancora nel saldo di cassa, compreso l’immediato esigibile come liquidità disponibile a breve giro, e nell’indebitamento previdenziale e tributario.

Mai sottovalutare determinati segnali

Prima di arrivare al collasso di un’attività e dover intervenire in maniera drastica, è sempre bene tenere d’occhio una serie di segnali che possono essere indicativi di uno stato di sofferenza latente. I settori in cui un’azienda può risentire di mancanza di solidità sono quelli che riguardano la produzione, la strategia di approccio al mercato e la situazione finanziaria. Quando si comincia col posticipare la manutenzione degli impianti, tagliare le spese della pubblicità e della formazione dei dipendenti, e le scorte rimangono in magazzino mentre le vendite calano, allora il problema è legato al settore produttivo. Ma se il crollo del fatturato non si arresta e il malcontento serpeggia tra le maestranze, è l’aspetto strategico che deve essere rivisto e risistemato al più presto. Se invece si cominciano ad accumulare i pagamenti, aumentano le rateizzazioni e le banche non fanno più credito, allora la crisi sta toccando il settore finanziario. E un altro segnale che questo settore è in crisi è la presenza di debiti a breve termine e la mancanza endemica di liquidità. Questi sono tutti indicatori che spesso, erroneamente, si è portati a sottovalutare ma che invece sono preziosi alleati per evitare la crisi.

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