CARCERI, SERRACCHIANI (#PD): SERVE SVOLTA CULTURALE, NON BASTA COSTRUIRE NUOVE CARCERI
"Da tempo come Pd abbiamo deciso di mettere al centro del nostro agire politico la questione carcere. Serve una svolta: riteniamo però che debba trattarsi di una svolta culturale e politica, oltre che normativa, e che non possa limitarsi alla realizzazione di ulteriori spazi di detenzione": Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria Pd, nell'intervista pubblicata oggi sulle pagine del Dubbio, sottolinea come l'emergenza carceri sia sotto gli occhi di tutti. Più del 40% dei detenuti "fa uso di psicofarmaci, il 20% commette atti di autolesionismo, più di 4.500 condanne per trattamenti disumani. E si consideri che nel 1990, a fronte di 3.000 omicidi, c’erano 25mila detenuti, mentre nel 2023, con 300 omicidi siamo a oltre 60mila reclusi".
Aggiunge Serracchiani: "Solo il Dl Caivano, che stravolge i princìpi del processo minorile, porterà in carcere il 20% in più di detenuti e i dati parlano già chiaramente: il sovraffollamento ha raggiunto ormai numeri inaccettabili, le condizioni di vita e di lavoro nelle carceri sono da tempo al limite. L’ultimo studio del Garante nazionale ci informa che, a fronte di 47.300 posti effettivi, si registrano già più di 61mila reclusi: e siamo così già oltre il tetto dei 60mila che ci aveva condotto alla condanna della Cedu".
La responsabile Giustizia dem evidenzia come sia "inutile il mero approccio securitario e sanzionatorio. Non siamo all’anno zero: in passato, con il ministro Andrea Orlando, gli Stati generali dell’esecuzione penale avevano realizzato un lavoro prezioso. Partiremo da lì, aggiorneremo quanto già fatto, affronteremo i nodi e le criticità e avanzeremo proposte". E per parlare di emergenza carcere, giovedì 8 febbraio, a Roma, nella sede Pd del Nazareno, a partire dalle 15.30, prenderà il via l'iniziativa “Emergenza carcere, la svolta necessaria”; sarà Debora Serracchiani a coordinare il dibattito, mentre le conclusioni saranno della segretaria dem Elly Schlein.