Lunedì, 09 dicembre 2024 - ore 18.40

Casalmaggiore Un ponte a pedaggio? No, grazie!

La notizia è di quelle forti: un gruppo di privati, stile capitani coraggiosi, sarebbe pronto finanziare, si fa per dire, un ponte provvisorio che colleghi le due sponde del Po a Casalmaggiore, per far fronte all’attuale emergenza viabilistica.

| Scritto da Redazione
Casalmaggiore Un ponte a pedaggio? No, grazie!

Casalmaggiore Un ponte a pedaggio? No, grazie!

La notizia è di quelle forti: un gruppo di privati, stile capitani coraggiosi, sarebbe pronto  finanziare, si fa per dire, un ponte provvisorio che colleghi le due sponde del Po a Casalmaggiore, per far fronte all’attuale emergenza viabilistica.

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La finanza di progetto (meglio nota come “project financing”, che, dove applicata, ha spesso prodotto vantaggi solo per i privati), sarebbe lo strumento finanziario ipotizzato perquesta operazione, attraverso cui, questi privati, rientrerebbero dall’investimento grazie ai flussi di cassa generati dall’applicazione di un pedaggio agli utenti stradali.

Ora, partendo dal presupposto che i cittadini contribuenti in questione hanno diritto ad avere, quanto prima, un ponte nuovo non a pedaggio in sostituzione dell’attuale,riteniamo inaccettabile tale soluzione anche per i seguenti motivi:

-perché gli utenti della strada, in particolare i lavoratori pendolari, sarebbero costretti a sborsare ogni mese circa 150,00 € in pedaggi, cioè dalle tre alle cinquevolte il costo degli abbonamenti ferroviari e, circa tre volte, la spesa in carburante per il maggior tragitto che devono percorrere;

-perché se tale struttura (il cui costo si aggirerebbe sui 25 mln di euro) , poi, resterà in esercizio oltre i due anni ipotizzati, i costi a carico degli utenti lieviterebbero ulteriormente;

--perché i tempi (compresi quelli burocratici) di messa in esercizio di questo ponte provvisorio, sarebbero gli stessi necessari per la prevista riparazione dell’attuale;

-perché verrebbero drenate risorse preziose da destinare a soluzioni definitive;

-se poi il traffico di attraversamento diminuirà, come prevedibile, per effetto dei pedaggi, chi ripianerà le perdite?

Dal momento poi che la scelta governativa è quella di riparare l’attuale ponte, con le risorse allo scopo già destinate, perché continuare ad illudere la popolazione, con l’avallo della politica regionale, con soluzioni vantaggiose solo per gli investitori, la ditta costruttrice e la banca finanziatrice?

Ciò che a nostro parere serve, ora, è rilanciare l’iniziativa politica di tutti i soggetti in campo per pretendere un servizio di trasporto pubblico integrato degno del terzo millennio, compensare le attività economiche e tutti i soggetti danneggiati dall’emergenza ponte e porre con forza il tema di un ponte nuovo, moderno e sicuro, in luogo dell’attuale.

Sì AD UNA MOBILITA’ MODERNA, INTEGRATA E SOSTENIBILE!!!

Piadena, lì 20 dicembre 2017: Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni Ambientaliste del Piadenese-CasalascoViadanese - Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia – Fiab Coordinamento Lombardia – Fiab Oglio Po – WWF Cremona

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