Parteciperò alle celebrazioni del 4 novembre perchè, come parlamentare, è un dovere, oltre che un onore, essere al fianco di tutte le Istituzioni repubblicane, Forze Armate comprese.
E' in una giornata come questa, che ci unisce intorno al tanto sangue versato, alle vittime dei conflitti e che ci ricorda quanto la guerra, le guerre, tutt'ora continuino a portare dolore e distruzione, che dobbiamo aver ben presente le scelte da compiere, i passi da fare per non star dentro il vortice della violenza, del conflitto ed infine della guerra.
Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria di tutte le persone che da le guerre sono state uccise.
Uno Stato che vuole la pace, pratica politiche di pace: forze armate impostate alla difesa dei confini e alla protezione della popolazione civile, no a sistemi d'arma e reparti d'aggressione, disarmo, a partire dal nucleare.
Scelte concrete nella consapevolezza che solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
Come scelte concrete saranno quelle che proporremo nei prossimi giorni alla Camera dei Deputati:
-stop alle missioni militari all'estero, ad eccezione di quelle di vera interposizione (Libano)
-stop al programma dei cacciabombardieri F35, a maggior ragione ora che il Ministro Mauro ha disatteso le indicazioni del parlamento.
Come appartenente all'intergruppo "Parlamentari per la pace" il 4 novembre farò il mio dovere portando con me "Addio alle armi" di Ernest Hemingway.
On. Franco Bordo
Deputato della Repubblica Italiana
per Sinistra Ecologia Libertà Cremona
2013-11-03