Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 08.43

Cgil Genova Ricostruzione ponte, non si deroga ai diritti di chi lavora di Ivano Bosco

Nella ricostruzione il fattore tempo è determinante, ma occorre prestare attenzione perché non potranno essere accettabili logiche derogatorie che penalizzano i lavoratori degli appalti. Sindacati pronti a usare gli strumenti della contrattazione

| Scritto da Redazione
 Cgil Genova Ricostruzione ponte, non si deroga ai diritti di chi lavora di Ivano Bosco

 Cgil Genova Ricostruzione ponte, non si deroga ai diritti di chi lavora di Ivano Bosco

Nella ricostruzione il fattore tempo è determinante, ma occorre prestare attenzione perché non potranno essere accettabili logiche derogatorie che penalizzano i lavoratori degli appalti. Sindacati pronti a usare gli strumenti della contrattazione

In queste settimane seguite al crollo del Ponte Morandi, l’imperativo per la città di Genova e la regione Liguria è stato quello di far presto. Sin da subito si è registrata una reazione positiva di tutta la comunità che è quotidianamente impegnata a ricercare le soluzioni per garantire il ripristino di condizioni accettabili di vivibilità, lavoro, mobilità. Il sindacato si è messo immediatamente a disposizione per agevolare tutti quei processi che possano contribuire a gestire l’emergenza: dal porto all’edilizia, alle problematiche legate al credito (mutui), sino ad arrivare agli orari flessibili per tante aziende private e per il sistema dei servizi del pubblico impiego.

Quello che però deve essere chiaro, anche al presidente Toti che oggi torna sulle norme per superare il Codice appalti, è che da questa tragedia deve nascere il riscatto di una città che già troppo ha pagato. Il concetto di superamento delle regole deve essere attentamente esplicitato: il codice infatti tutela anche le questioni legate alla sicurezza e ai diritti dei lavoratori e tutela le opere dalle infiltrazioni mafiose. È evidente come una situazione straordinaria imponga una iniziativa straordinaria che deve però esaurirsi nel rapido affidamento e avvio dei lavori. Siamo tutti d’accordo che nella ricostruzione del Ponte Morandi il fattore tempo è determinante, ma occorre prestare attenzione perché non potranno essere accettabili logiche derogatorie che penalizzano i lavoratori degli appalti mettendo a rischio l’esecuzione delle opere.

Pertanto proprio perché di fronte alla tragedia che ci ha colpito dobbiamo fare presto e bene, nel rivendicare misure eccezionali e di urgenza, confermiamo la nostra piena disponibilità ad affrontare con gli strumenti della contrattazione tutte le difficoltà che questa fase straordinaria ci proporrà.

Ivano Bosco e Federico Vesigna sono segretari generali della Cgil di Genova e Liguria

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