Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 18.05

Che fine ha fatto la decantata priorità scuola? dott. E.Coti Zelati (Crema)

I casi si stanno moltiplicando specialmente tra i ragazzi. Sui bus non si vede l’ombra di un controllo.

| Scritto da Redazione
Che fine ha fatto la decantata priorità scuola? dott. E.Coti Zelati (Crema)

Che fine ha fatto la tanta decantata priorità per la scuola? dott. Emanuele Coti Zelati (Crema)

 I casi si stanno moltiplicando specialmente tra i ragazzi (che stanno ben distanziati e dotati di tutti i DPI all’interno delle mura scolastiche ma si ammassano alle fermate o sui bus senza che si veda l’ombra di un controllo, nonostante il sottoscritto abbia in tutti i modi segnalato la cosa).

 E’ dai mesi estivi che ci si preoccupa (a parole) degli accadimenti di questi mesi invernali e oggi che l’inverno è arrivato e che poco e nulla è stato fatto per evitare ciò che si temeva e che sta accadendo sembra unirsi il danno alla beffa.

 La procedura dell’ATS, come noto, prevede una quarantena fiduciaria per i compagni di classe di un positivo e il tampone per ritornare alla “libertà”. ATS già in precedenza aveva dato larga prova di inefficienza e disorganizzazione (non certo negli operatori di prima linea ma nei “manager”, quelli che dovrebbero pensare ed organizzare le cose) e oggi nuovamente ci ripropone soluzioni al limite del tragicomico.

 Per esempio è di questi giorni il fatto che molti dei ragazzi di Crema e paraggi che debbono fare un tampone siano spediti a Cremona perché, evidentemente, qui “da noi” non ci sono sufficienti posti. Cosa succederebbe se qualcuno non dovesse avere la possibilità di prendere l’auto e per farsi infilare un affare nel naso fosse disponibile a percorrere 80 km?

 Dovrebbe prendere un pullman con il rischio di infettare qualcuno? No, non sarebbe possibile perché il suo green pass non sarebbe valido! Di fronte a tali osservazioni ATS suggerisce alle famiglie di recarsi presso le farmacie e quindi l’ente pubblico, che non si è organizzato a sufficienza, invita le famiglie a pagare per una prestazione erogata da un privato perché loro non sono in grado di garantire un servizio che DA MESI avrebbero dovuto pianificare!

 La beffa (l’ennesima!) è che i signori di ATS dimenticano che è quasi impossibile prenotare un tampone nelle farmacie: anche AFM non è in grado di aumentare i tamponi quotidiani che sta già erogando. Ecco, Direttore, come sempre a parole la scuola è la priorità ma nella pratica è la cenerentola cui toccano tutte le incombenze, le famiglie sono sempre quelle che devono sempre arrabattarsi, fare i salti mortali e infine pagare (ma la famiglia non era forse un altro caposaldo?!) e i ragazzi subiscono le scelte e i menefreghismi di adulti inadeguati (i ragazzi non erano forse il nostro futuro?!).

 Sarebbe auspicabile, gentile Direttore, che chi, in ATS, non è stato in grado di fare la propria parte faccia un bel passo indietro: questo sì, sarebbe un bell’insegnamento per i ragazzi (e una bella soddisfazione per i cittadini).

 dott. Emanuele Coti Zelati (Crema)

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