Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 00.57

Cimadoro (Idv).Abolire i privilegi delle regioni a statuto speciale

| Scritto da Redazione
Cimadoro (Idv).Abolire i privilegi delle regioni a statuto speciale

Federalismo fiscale: Cimadoro (Idv), prioritario abolire i privilegi delle regioni a statuto speciale
“Se il federalismo fiscale nasce dalla necessità di rendere la spesa pubblica locale più efficiente ed eliminare sprechi e inadeguatezze, bisogna prima di tutto partire dall’abolizione dei privilegi, tanto arcaici quanto immotivati, concessi alle regioni a statuto speciale. Oggi come oggi non sussistono motivi validi per cui la Sicilia, la Sardegna, la Valle D’Aosta, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia debbano godere di potestà esclusive e legislative concorrenti. Soprattutto alla vigilia del centocinquatenario dell’unità d’Italia. Un equo federalismo fiscale va vissuto come principio di trasparenza e di maggior controllo sulle scelte degli amministratori da parte dei cittadini amministrati. Una salvaguardia in più contro gli sperperi degli enti territoriali, ai quali alla fine deve sempre far fronte lo Stato. Negli anni, invece, questa eccezione costituzionale ha permesso abusi intollerabili, a discapito delle finanze pubbliche, da parte degli amministratori locali, che hanno usato questa discrezionalità per creare consensi elettorali. Per fare solo un esempio, la Corte dei Conti ci fa sapere che, al 30 giugno 2010, nella sola Regione Sicilia ci sono, tra dipendenti a tempo indeterminato, determinato, lavoratori utilizzati dalle spa regionali, precari (Lsu, lavoratori a progetto, forestali, dipendenti Asl), ben 144.147 persone che pesano sul bilancio pubblico. Più del doppio dei dipendenti della Fiat. Un dipendente regionale ogni 239 abitanti, contro un dipendente ogni 2.500 della Lombardia. Di questi, in Sicilia, più di 2.000 sono dirigenti, molti dei quali con stipendi da favola. Senza parlare dei privilegi pensionistici, che costano complessivamente allo Stato 560.000.000 di euro l’anno. Uno per tutti: il signor Felice Crosta, ex dirigente speciale, riceve un assegno di quietanza di 41.300 euro al mese, vale a dire 1.358 al giorno. E non è certo l’unico.â€

 
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