“Se il governo pensa di fare cassa sulle misere risorse destinate ai patronati è un misero governo. Non sono certo quelle le cifre che possono far recuperare il paese sul piano economico e della stabilità. Per noi sono molte risorse e rischiano di farci cambiare il patrimonio genetico. Per il Paese no di certo”. Lo ha detto, a proposito dei tagli presenti nella legge di Stabilità e ai microfoni di Italia Parla su RadioArticolo1, Morena Piccinini, presidente dell'Inca.
“Dietro questi tagli, però, c'è un'intenzione chiara - ha continuato Piccinini - che è quella di abbattere i patronati. E' un chiaro messaggio ai cittadini, un attacco al welfare più in generale. Se si attacca anche la tutela gratuita dei caaf, evidentemente si vuole che diventi una funzione a pagamento. E' un attacco al cittadino, quindi. Si dice al cittadino: 'sei da solo, arrangiati'. Noi questo non lo possiamo tollerare.”
“Il governo Renzi - ha detto poi la presidente dell'Inca - ha una continuità di ragionamento. C'è un disegno complessivo per dedicare meno risorse alla marginalità, alla povertà, al reddito di ultima istanza, all'emergenza. Mentre per il resto ci sono tagli finalizzati a spingere i cittadini verso il privato. E questo vale anche per l'attacco l'attacco al contratto nazionale. C'è la tendenza alla individualizzazione dei rapporti".
"E' un un modello sociale di tipo anglosassone - ha concluso -, che non è mai appartenuto al nostro paese. La coesione sociale del nostro paese è sempre stata basata sulla solidarietà nel welfare.”
Fonte: rassegna sindacale
