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Contro la pedofilia e contro la pedopornografia, domani convegno a Roma

Il convegno si terrà martedì 5 maggio, a Roma, a Palazzo Ferrajoli (Piazza Colonna, 355), dalle ore 09:30 alle 18:00

| Scritto da Redazione
Contro la pedofilia e contro la pedopornografia, domani convegno a Roma

L’orco si adegua alle nuove tendenze e usa i più moderni mezzi di comunicazione per trovare e catturare le sue prede. È per questo che i casi di adescamento online segnalati a Telefono Azzurro sono triplicati in soli due anni e che aumenta la percentuale degli autori di abusi sessuali che non appartiene alla famiglia (tradizionale ambito nel quale nella maggior parte dei casi si consumano le violenze) o è amico di famiglia ma è estraneo al minore, perché appunto conosciuto in rete. I nuovi dati del 114, il numero Emergenza Infanzia di Telefono Azzurro, saranno resi noti domani, 5 maggio, Giornata nazionale della lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, in una conferenza organizzata a Roma (Palazzo Ferrajoli, ore 09:30) dal titolo Lotta alla pedofilia: nuovi strumenti per un’azione concreta (locandina e programma sono in allegato). Una parte di questi dati è stata anticipata all’ANSA. E proprio domenica il Papa è nuovamente intervenuto sul tema, in Piazza San Pietro, esortando a impegnarsi «tutti, affinché ogni persona, e specialmente i bambini, sia sempre difesa e protetta». In due anni, dunque, dal 2012 al 2014, i casi di adescamento online sono passati dal 4,4% al 14,2% del totale delle segnalazioni al 114. Mettendo insieme l’adescamento e la pedopornografia online, la percentuale sale al 22,2%. Nel 2014 il 114 ha gestito complessivamente 2.402 situazioni di emergenza, di cui 113 casi di abuso sessuale (4,8%). La percentuale di adulti responsabili di abusi sessuali estranei al minore è quasi raddoppiata: dal 14,5% (2012) al 23,5% (2013) al 27,4% (2014), in linea quindi con l’elevato numero di casi di abusi sessuali perpetuati attraverso Internet. I dati confermano poi la percentuale femminile delle vittime di abusi (71,9%) e l’alta percentuale dei minori di 11 anni vittime di abusi (43,8%), mentre crescono molto le segnalazioni che riguardano vittime adolescenti (dal 16,7% del 2012 al 25% del 2014). Le femmine tendono a essere più spesso vittime di adescamento mentre la pedopornografia coinvolge in egual misura i due sessi. Alta, infine, la percentuale di vittime di abuso di origine straniera (20% dei casi). «I nostri dati», commenta il Presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, «confermano che l’uso della Rete è diventato un elemento sempre più presente. E che lo scenario social si è abbassato come età: è sempre più facile per gli adulti inserirsi nelle conversazioni tra minori: il pedofilo spesso è una persona lucida che sa usare i meccanismi di relazione per superare le barriere difensive dei ragazzi e dei bambini». E spesso, sottolinea, i genitori non se ne rendono conto. Per fortuna, aggiunge, «i ragazzi tra di loro parlano e affrontano queste sfide in modo spesso adeguato. Si creano degli anticorpi e capita che i ragazzi aiutino i più piccoli. Oggi l’accesso ai social è molto precoce, da 9-10 anni in su se non prima». Caffo punta il dito contro gli adulti che regalano gli smartphone ai figli pensando di dargli un semplice telefono: «non si rendono conto che invece è la chiave di accesso al mondo, ha potenzialità infinite. E i bambini sanno esattamente come usarli, molto più dei loro genitori, e riescono a entrare in certi siti, ad esempio quelli di dating online o Chatroulette», dove si possono contattare persone senza farsi riconoscere, «che permettono ai minori di conoscere tematiche inimmaginabili per gli adulti». Insomma, «tutto ciò richiede una cultura collettiva e un impegno per aiutare i ragazzi e i bambini. Occorre anche attivare le leggi che abbiamo, colpire con misure severe gli adulti che entrano in rete per fini di sfruttamento e di abuso», conclude Caffo.

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