Domenica, 16 marzo 2025 - ore 16.13

(CR) Mostra Il veleno dopo lo sparo. Evento del 7 marzo

Venerdì 7 marzo 2025 Il veleno dopo lo sparo 10:30 - Seminario rivolto alle scuole superiori della città 14.30 - Laboratorio didattico 20:45 - Conferenza

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(CR) Mostra Il veleno dopo lo sparo. Evento del  7 marzo

Il veleno dopo lo sparo. L’avvelenamento da piombo negli uccelli selvatici

Mostra a cura di Gloria Ramello, Enrico Bassi e Paolo Pantini

 Inaugurazione sabato 15 febbraio 2025 - ore 11:00  Museo di Storia Naturale di Cremona

Cremona, 12 febbraio 2025 - Il veleno dopo lo sparo. L’avvelenamento da piombo negli uccelli selvatici è il titolo della mostra, curata da Gloria Ramello, Enrico Bassi e Paolo Pantini, che sarà inaugurata sabato 15 febbraio, alle ore 11 al Museo di Storia Naturale di Palazzo Affaitati (via Ugolani Dati 4). L'esposizione, realizzata dal Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo nell’ambito di Bergamo-Brescia, capitali italiane della Cultura 2023, viene ora presentata a Cremona e sarà aperta al pubblico sino al 29 marzo prossimo.

Dopo i saluti istituzionali di Rodolfo Bona, assessore alla Cultura del Comune di Cremona, di Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona, di Mattia Guastaldi, dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Cremona, e di Anna Mosconi, conservatore del Museo di Storia Naturale di Cremona, interverranno Gloria Ramello, membro del Consiglio Direttivo del Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO) e del Gruppo Piemontese Studi Ornitologici (GPSO), Enrico Bassi, membro dell’Advisory Board della Vulture Conservation Foundation (VCF) e vice presidente del Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO), e Paolo Pantini, curatore del Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo.

Attraverso una collezione di campioni unici, la mostra descrive con precisione gli effetti del saturnismo sugli uccelli acquatici, sui rapaci e sui grandi avvoltoi europei anche per quelli a rischio di estinzione, portando alla luce in maniera avvincente ed eclatante una problematica ambientale e faunistica di enorme rilevanza. La mostra non ha come obiettivo quello di delegittimare l’attività della caccia, ma vuole esporre con rigore scientifico tutti gli effetti nocivi che il piombo provoca e le diverse soluzioni senza piombo (munizioni in acciaio, rame, tungsteno, bismuto e altri materiali) già applicate con pieno successo in altri Paesi e da diverse amministrazioni pubbliche italiane.

Le problematiche per la fauna, per l’ambiente e per la stessa salute umana legate all’uso delle munizioni a base di piombo sono ormai ben note, così come sono note le iniziative che possono essere adottate per risolverle in maniera definitiva ed efficace, con piena soddisfazione anche del mondo venatorio.

Infatti, attualmente il piombo poiché considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una neurotossina, altamente nociva per inalazione, contatto epidermico e ingestione, è stato via via eliminato da tantissimi prodotti e attività quali benzine, giochi per l’infanzia, prodotti medico-sanitari, ceramiche e vernici. Non a caso, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che non esiste un valore soglia di piombo sotto il quale non lo si possa ritenere nocivo. Per questo motivo, sconsiglia fortemente il consumo di carne di selvaggina abbattuta con munizioni di piombo ai bambini sotto i 7 anni di età, alle donne in gravidanza e agli anziani. Malgrado ciò, il piombo viene ampiamente utilizzato dall’industria legata al mondo delle munizioni e delle armi che, di fatto, rappresenta il primo settore produttivo che ne provoca la sua diretta dispersione in natura.

Supportata da solidi dati scientifici pubblicati su riviste di rilevanza internazionale, la mostra, che si rivolge ai cittadini ma anche ai cacciatori e agli addetti ai lavori - sostiene l'assessore Rodolfo Bona - si pone l’obiettivo di fornire elementi di conoscenza su come il piombo, metallo particolarmente tossico per tutti gli esseri viventi e pericoloso per la salute umana, una volta sparato, entri nelle catene alimentari. La mostra presenta in maniera convincente decine di esempi sull'impatto letale che esso esercita sugli uccelli selvatici ma anche sui rimedi che possono essere adottati per fronteggiare questi problemi senza penalizzare il mondo venatorio”.

Nel percorso espositivo vi sono campioni provenienti non solo da prestigiose collezioni museali, ma anche reperti unici e inediti, raccolti direttamente sul campo nel corso di pluriennali ricerche scientifiche svolte in Italia ed Europa. A completamento è disponibile una selezione di video, particolarmente efficaci che lasceranno senza parole anche i visitatori più scettici e avversi al superamento del piombo dalle munizioni. Un monito chiaro sulle vaste conseguenze che l’utilizzo irresponsabile di questo metallo tossico provoca su uomo, natura e fauna selvatica.

Nell’Unione Europea, vengono infatti disperse nell’ambiente circa 14.000 tonnellate di piombo all’anno solo attraverso l’attività venatoria. Il piombo si disperde restando per 70-100 anni nell’ambiente dove gli uccelli possono così accidentalmente ingerirlo, intossicandosi. L’European Chemical Agency (ECHA) stima che, ogni anno in Unione Europea, i residui delle munizioni di piombo provocano la morte per intossicazione di almeno 2.300.000 uccelli.

Il 15 febbraio 2023, dopo molteplici trattative e un complesso iter di approvazione, è entrato in vigore il Regolamento 2021\57 dell’Unione Europea che vieta l’utilizzo e la detenzione di “munizioni al piombo” per la caccia e il tiro sportivo a meno di cento metri da tutte le aree umide del continente, riconoscendo ufficialmente la tossicità del piombo per avifauna, ambienti naturali e salute umana. Nonostante ciò, il piombo viene ancora largamente usato dai cacciatori sia in ambiente acquatico sia in quello terrestre. Ne sono prova, ad esempio, le consistenti percentuali di intossicazione acuta e cronica che riguardano i grandi rapaci che vivono in Lombardia: su 45 carcasse di aquile reali e avvoltoi il 70% di questi era contaminato da piombo di origine venatoria (dati ERSAF-Parco Nazionale dello Stelvio e Provincia di Sondrio).

A corollario della mostra è in programma una serie di appuntamenti rivolti alle scuole, alla cittadinanza, ai cacciatori e agli addetti ai lavori come da elenco di seguito riportato.

 

Mercoledì 19 febbraio 2025

L’angolo del piombo

09:00 – 12:30 - Laboratorio didattico e visita guidata rivolti alle scuole

14:30 – 17:30 - Laboratorio didattico e visita guidata rivolti alle famiglie

 

Venerdì 28 febbraio 2025

Il piombo nelle munizioni da caccia: guida alle soluzioni per il suo superamento

9 – 13 - Workshop tecnico-scientifico aperto a tutti a cura di esperti nazionali del settore

14:30 – 17:30 - Visite guidate con i curatori della mostra

 

Venerdì 7 marzo 2025

Il veleno dopo lo sparo

10:30 - Seminario rivolto alle scuole superiori della città

14.30 - Laboratorio didattico per famiglie e visita guidata aperta a tutti

20:45 - Conferenza: “Il legame alato tra Messina e la Lombardia”.

Intervista alla signora dei falchi: una vita tra l'antibracconaggio e la conservazione degli uccelli. Relatrice: Anna Giordano

Sabato 29 marzo 2025

Chiusura della mostra

14:45 – 17:00 - Visite guidate con i curatori della mostra

17:00 - Conferenza finale: “Quel senza piombo che conviene a tutti”.

Relatori: Enrico Bassi e Gloria Ramello

La partecipazione è libera e gratuita previa prenotazione

 

Per info e prenotazioni

0372407768 - museo.storianaturale@comune.cremona.it

 

“Il veleno dopo lo sparo. L’avvelenamento da piombo negli uccelli selvatici” è una mostra realizzata e promossa dal Comune di Bergamo con il Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi”, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Cremona. Il progetto espositivo si è sviluppato anche grazie al patrocinio di Provincia di Cremona, Provincia di Cremona - Eco Museo e Bosco didattico, Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco, Centro Italiano Studi Ornitologici - CISO, Vulture Conservation Foundation - VCF, Società Italiana di Scienze Naturali - SISN, Società Italiana di Ecopatologia della Fauna - SIEF, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici - SIVAE, Club Alpino Italiano, Comitato Scientifico Lombardia - CAI CSL, Centro Recupero Animali Selvatici - C.R.A.S. WWF di Valpredina, Centro Faunistico Parco Adamello - Centro Recupero Animali Selvatici, Gruppo Ornitologico Bergamasco - GOB e Gruppo Ricerche Avifauna - GRA (Brescia).

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Mostra Il veleno dopo lo sparo

07 Marzo 2025 10:30 - 17:30
Cremona

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