Dalla sola accoglienza (che già non è poca cosa) all’inserimento nel mondo del lavoro. Un naturale percorso per la cooperativa sociale Tecnoproget di Ombriano nata nel 2015 dall’intuizione di Claudio Toderini e visitata dal candidato sindaco del centrosinistra Fabio Bergamaschi insieme al consigliere regionale del Pd Matteo Piloni. Il risultato è che ora in via Rossignoli sono stabilmente al lavoro 14 persone, perlopiù giovani: gli stessi che erano stati accolti come profughi dopo aver lasciato il loro Paese devastato dalla guerra per esempio. Ora producono macine per il caffè e la Tecnoproget è tra i leader del settore.
Sette anni fa l’intuizione di Claudio Toderini, che cercava un socio. Individuato prima e trovato poi in Walter Visigalli, che nel settore vantava già significativa esperienza messa poi a frutto. Strada facendo si sono aggiunti Monica Licciardi e Antonio Pane.
Agli inizi la Tecnoproget si occupa di accoglienza e integrazione. Grazie alla stretta collaborazione con la Caritas diocesana ottiene tra l’altro l’accreditamento da parte della Prefettura con il massimo delle valutazioni degli standard. Il primo importante traguardo, perché poi ne arriveranno altri. I soci della cooperativa sociale decidono infatti di esplorare un percorso che permetta di valorizzare le qualità dei ragazzi ospitati, e che soprattutto permetta loro l’inserimento nel mondo del lavoro. Progetto a cui i soci hanno creduto con tutte le loro forze, aggiungendo ore di lavoro a quello che già svolgevano in altri ambiti. Il risultato è che dalle originarie cartucce per le sigarette elettroniche, sono ora il fiore all’occhiello nella tecnologia delle macine da caffè. Senza dimenticare la formazione riservata ad altri giovani in collaborazione con le associazioni di categoria come la Cna, che prosegue in parallelo.
“La Crema che ho in mente – commenta Fabio Bergamaschi – è così: uno spazio di benessere condiviso. Un luogo in cui stare bene, insieme”.
