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Cremona Al via percorso formazione Sicurezza e prevenzione sociale

L’iniziativa coinvolge gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del Settore Politiche Sociali

| Scritto da Redazione
Cremona Al via percorso formazione Sicurezza e prevenzione sociale

Cremona Al via il percorso di formazione Sicurezza e prevenzione sociale e comunitaria

L’iniziativa coinvolge gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del Settore Politiche Sociali

Cremona, 28 giugno 2021 - Nasce dalla collaborazione tra la Polizia Locale e il Settore Politiche Sociali il percorso di formazione Sicurezza e prevenzione sociale e comunitaria rivolto al personale e agli operatori dei servizi nel territorio. Un percorso di riflessione e di lavoro congiunto, frutto della sinergia tra Assessorati e Settori, che si svilupperà a partire da alcuni punti condivisi tra la dirigente del Settore Politiche Sociali Eugenia Grossi e il Comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza.

Tali punti si possono così riassumere: costruire visioni condivise dei problemi sociali con particolare attenzione a quelli che oggi maggiorente si incontrano nella loro espressione pubblica; migliorare la conoscenza intersettoriale in termini di servizi e organizzazione; definire una sorta di codice relazionale da utilizzare, chiave di volta per la riuscita degli interventi; trasformare i concetti in azioni coerenti e prioritarie sia di cura che di prevenzione; costruire percorsi e procedure di collaborazione tra i Settori utili al mantenimento e allo sviluppo della riflessione e dell’azione pubblica.

La forma delle nostre società, i modelli di sviluppo e le pratiche sociali complesse attraversano aspramente la vita di ciascuno di noi aumentando il livello di fatica e di sofferenza. I cosiddetti problemi sociali sembrano aumentare e presentarsi in forme inedite e diffuse. Ma ciò che resta immutato è il fatto che povertà materiale e culturale, abbandono, violenza, malattia mentale, crescite fragili si presentano come malesseri profondamente radicati nelle dinamiche sociali, espressione di difficoltà non dei singoli soggetti, ma di tutti, della comunità sociale nel suo complesso.

Da qui l’evidente necessità di una presa in carico collettiva dei problemi che non può essere delegata ad un singolo soggetto sociale istituzionale. A partire da questo sguardo i primi che si prendono carico delle fragilità sociali sono coloro che vivono più direttamente la dimensione della prossimità e, tra i primi e più qualificati, senza dubbio ci sono gli operatori dei Servizi Sociali e gli agenti della Polizia Locale.

Queste cure segnano l’affermazione di servizi qualificati da una dimensione territoriale, perché concretamente prossimi, vicini e attenti alla vita delle persone, in un consolidato equilibrio tra accoglienza, ascolto e sanzione. Solo interventi di questo tipo garantiscono una seria tutela dei diritti individuali e collettivi, nella ricerca della mediazione tra interessi diversi e di relazioni aperte di reciproco riconoscimento.

Il percorso vuole essere un'esperienza che prosegua nel tempo. E' stato predisposto un primo modulo articolato in quattro appuntamenti che inizierà nel mese di luglio per proseguire poi a settembre. I quattro incontri saranno condotti da esperti del settore coordinati da Michele Gagliardo. In particolare interverranno Marco Bertoluzzo, criminologo, Direttore del Consorzio Servizi Socio Assistenziale Alba Langhe, Walter Bouquie, ex Commissario della Polizia Municipale di Torino, Monique Jourdan, Direttore del Consorzio Servizi Sociali del Pinerolese, Leopoldo Grosso, psicologo e Presidente Onorario del Gruppo Abele. 

“Gli agenti della nostra Polizia Locale intervengono spesso in situazioni di emergenza sociale e diverse sono le attività che coinvolgono i due Settori: dalla tutela dei minori alla violenza di genere, al reperimento di persone senza fissa dimora e l'intercettazione di situazioni di disagio sociale. Con questo percorso intendiamo investire ulteriormente sulle professionalità del personale coinvolto, per affrontare insieme interventi sempre più difficili e complessi anche a seguito di quanto vissuto con la pandemia”, afferma Rosita Viola, Assessore alle Politiche Sociali e Fragilità.

“La Polizia Locale lavora spesso a contatto con persone che vivono un disagio sociale - dichiara a sua volta l’Assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini - che in alcuni casi è anche sanitario e psicologico. Fondamentale è dunque il raccordo con i Servizi sociali e territoriali. La funzione della Polizia Locale è complessa, in quanto gli agenti sono presenti nella vita di tutti i giorni nello spazio pubblico della nostra città, in centro come nei quartieri, una risorsa per conoscere e accompagnare situazioni e persone, in termini di sicurezza e prevenzione”.

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