Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 20.59

Cremona Conferenza Resistenza nonviolenta 1943-45 con Ongaro

Uomini e donne protagonisti di forme di resistenza civile

| Scritto da Redazione
Cremona Conferenza Resistenza nonviolenta 1943-45 con Ongaro

Il libro di Ongaro è la storia della resistenza nonviolenta in Italia di numerosi uomini e donne che si sono resi protagonisti di forme di resistenza civile

Lunedi 8 settembre alle ore 21 presso sala Zanoni

via Vecchio passeggio 1 a Cremona ( angolo via Dante )

Ercole Ongaro presenterà il suo libro “ Resistenza nonviolenta 1943-45 ”

L’incontro è promosso da Banca Etica, Anpi, Tavola della Pace, Forum prov. Terzo Settore, Associazione 25 aprile, con la collaborazione e il patrocinio del Comune

Il libro di Ongaro è la storia della resistenza nonviolenta in Italia fatta  da numerosi uomini e donne che si sono resi protagonisti di forme di resistenza civile accanto a quella militare.

Ongaro si propone di “alimentare la memoria fertile della Resistenza, quella che può ispirare ancora l’agire nel presente”.  Pertanto rimette al centro una questione cara alla tradizione della cultura della nonviolenza: come è possibile porre “la guerra fuori dalla storia?”. Una domanda -forte- anche oggi, in tempo di guerre e massacri perpetrati in varie parti del mondo. Saremo capaci di trovare la via d’uscita attraverso la nonviolenza, oppure ripeteremo, ingigantendole a dismisura, le tragedie sperimentate in passato, come al tempo della seconda guerra mondiale ?

 Ercole Ongaro è nato nel 1947 in provincia di Brescia; è direttore dell’Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea .

 Ha pubblicato, a partire dal 1977, saggi e monografie su protagonisti, istituzioni, momenti di storia politica e sociale dell’Ottocento e del Novecento.

L’intento di Ongaro è quello di  “assumere la prospettiva delle lotte nonviolente” che “permette  di comprendere e valorizzare in modo del tutto nuovo la grande partecipazione della popolazione a quella rivolta morale e politica che fu la Resistenza”.

Bisognerebbe “superare la distorsione della narrazione storiografica, sedimentata nell’immaginario collettivo, che fa identificare la Resistenza con la minoranza rappresentata dai partigiani armati ed eclissa la grande maggioranza rappresentata da tutti quei resistenti che non hanno fatto ricorso alle armi”.

Accompagnamento musicale: Ester Fusar Poli, pianoforte; Carlo Vallone, clarinetto

In allegato il volantino da scaricare in formato pdf 

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