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Cremona Futuro delle Province Viola: ‘Superare incertezza istituzionale’

Nel corso del penultimo Consiglio Provinciale è stato approvato un Ordine del Giorno, sulla base di una richiesta pervenuta da U.P.L., relativamente alla situazione delle Province, con richieste a Regione Lombardia. Sono in corso riunioni a livelli istituzionali e altre saranno calendarizzate nel prossimo periodo.

| Scritto da Redazione
Cremona Futuro delle Province Viola: ‘Superare incertezza istituzionale’

Cremona Futuro delle Province Viola: ‘Superare incertezza istituzionale’

Nel corso del penultimo Consiglio Provinciale è stato approvato un Ordine del Giorno, sulla base di una richiesta pervenuta da U.P.L., relativamente alla situazione delle Province, con richieste a Regione Lombardia. Sono in corso riunioni a livelli istituzionali e altre saranno calendarizzate nel prossimo periodo.

“Come ho evidenziato nel corso dell’ultima Assemblea dei Sindaci per l’espressione di parere sul bilancio, la situazione di incertezza istituzionale che permea le Province va definitivamente superata, anche per quanto concernono gli aspetti collegati alle funzioni esercitate e, soprattutto, alle risorse destinate” – ha precisato il Presidente della Provincia di Cremona, Davide Viola.

Di seguito il testo della comunicazione approvata.

Richiamato il Documento predisposto dall’Unione Province Lombarde e Anci Lombardia presentato lo scorso 22 febbraio 2018 ai candidati Presidenti di Regione Lombardia che riassume le istanze delle Autonomie Locali della Lombardia;

Evidenziato che il Documento mette in evidenza “la necessità di un riordino territoriale che riprenda il percorso interrotto, ancor di più dopo la bocciatura delle proposte di modifica costituzionale che hanno confermato le Province come enti costitutivi della Repubblica, nonché di una profonda rivisitazione della Legge Delrio e del ruolo delle Province per ridefinire le funzioni proprie con adeguate risorse finanziarie e strumentali”;

Considerato che Regione Lombardia può trainare tale processo a livello nazionale e nel contempo mantenere il ruolo delle Province a livello regionale, ciò al fine di ricostituirne la loro piena coerenza rispetto alle vigenti norme vigenti della Costituzione che riconoscono le Province, al pari dei Comuni e delle Città Metropolitane, Enti costitutivi della Repubblica dotati di autonomia propria;

Rilevato che ciò richiede di ripensare e ridefinire profondamente non solo la Provincia e il suo attuale assetto istituzionale, organizzativo, funzionale e finanziario ma, più in generale, l’insieme delle funzioni amministrative degli Enti che costituiscono la Repubblica, a partire dagli Enti Locali, dando finalmente piena attuazione alle norme della Costituzione così come riscritte nel 2001;

Ritenuto l’ambito provinciale sia da considerare come livello preferenziale di trasferimento/delega delle funzioni che richiedono un coordinamento ed una dimensione ultracomunale, ciò anche nei processi di attuazione del regionalismo differenziato perché a un nuovo slancio delle autonomie regionali sul versante della legislazione, dell’indirizzo e della programmazione, non può che corrispondere un nuovo assetto delle competenze amministrative sul territorio;

Valutato che affidando al livello provinciale, per quanto riguarda i servizi pubblici locali, le funzioni attualmente attribuite a organismi di dimensione regionale, sovra-provinciale o sovra-comunale, si possono eliminare gli enti strumentali e le strutture che svolgono ora impropriamente funzioni di livello locale, semplificando sotto ogni punto di vista l’assetto delle competenze amministrative;

Considerato che l’individuazione delle Province e delle Assemblee dei Sindaci quale luogo in cui si programma il riordino degli Enti Locali del territorio potrebbe comportare, altresì, la definizione degli ambiti in cui i Comuni possano in forma associata svolgere le loro funzioni;

Dato atto che già nella precedente legislatura Regione Lombardia, attraverso l’Intesa Interistituzionale del 15 dicembre 2015, valida fino al corrente anno 2018, ha riconosciuto il ruolo delle Province, ciò pur in un periodo di estrema difficoltà delle stesse a causa del depotenziamento in atto e in vista della loro soppressione;

Considerato che tale ruolo è stato riconfermato con l’Intesa sottoscritta a Monza il 5 maggio 2017, dopo l’esito del Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016;

Considerato che a livello nazionale con la Legge di Stabilità del 2018 si sono mossi i primi passi per restituire a regime alle Province, nell’ottica di permettere loro lo svolgimento dei servizi essenziali a favore della Collettività, l'autonomia finanziaria e organizzativa, oltre che tutte le risorse che saranno necessarie per l'esercizio delle loro funzioni;

Richiamato l’Accordo preliminare sottoscritto a Roma il 28 febbraio 2018 in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, tra il Governo e Regione Lombardia;

Il Consiglio Provinciale

Chiede a Regione Lombardia

1.Di continuare il percorso intrapreso con la completa conferma della delega alle Province lombarde di importanti funzioni in materia di governo del territorio, ambiente, protezione civile, sviluppo economico e sociale con particolare riguardo a turismo e cultura, attribuendo le risorse necessarie con misure e tempistiche adeguate.

2.Di rafforzare il percorso suddetto, considerato lo stesso come un efficace modello anche per il futuro, estendendolo ad altri ambiti, come i servizi per il lavoro, ora in fase di riordino, e quelli per lo sviluppo della montagna.

3.Di sostenere le Province lombarde anche a livello nazionale nella battaglia per il pieno e incondizionato ripristino dell’autonomia finanziaria e organizzativa, ristabilendone pienamente le competenze e attribuendo le risorse necessarie affinché esse possano continuare a garantire servizi fondamentali alla Collettività e al Territorio tutto.

4.Di allearsi, quindi, con le Province della Lombardia, presentandosi con autorevolezza al nuovo Parlamento e al futuro Governo come un Territorio forte e coeso, chiedendo in ogni sede la ridefinizione dell’ambito provinciale come livello preferenziale di esercizio delle funzioni che richiedono un coordinamento ed una dimensione sovracomunale, individuando gli strumenti a tal fine necessari, compresa una rivisitazione profonda e sostanziale della Legge n. 56 che preveda l’elezione diretta degli Organi di Governo delle Province.

5.Di coinvolgere le Province lombarde nel negoziato sulle materie individuate nell’Accordo preliminare in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, per le quali si ritiene strategico l’interesse del comparto integrato delle Amministrazioni Locali e soprattutto delle Province, con particolare riferimento al coordinamento della finanza pubblica, al governo del territorio e ambiente anche in ordine alle competenze in materia di energia rinnovabile e al rinnovo delle concessioni idroelettriche di grande derivazione.

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