Sabato 29 ottobre, alle ore 11:00, a Cremona, presso la Sala Eventi di SpazioComune (Piazza Stradivari, 7) si terrà la presentazione del progetto Cremona a tutela dell’ecosistema del Po, promosso dalle Acli provinciali, cofinanziato da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e che gode della collaborazione di: Legambiente, Ufficio Scolastico Territoriale, Consorzio Agrituristico Mantovano, Salviamo il Paesaggio, Arci, Persona Ambiente, Creafuturo, Ass. Filiera Corta solidale, Ambientescienze, GIT Banca Etica Cremona, Museo Paleoantropologico di San Daniele Po, Acquario del Po di Motta Baluffi.
Il progetto è rivolto agli operatori culturali, alle Associazioni e agli amministratori e, grazie all’apporto di qualificati esperti scientifici e ambientali intende discutere dei vari aspetti del nostro ecosistema padano – acqua, aria, suolo, energia, biodiversità, paesaggio ecc. – e nello stesso tempo far conoscere le pratiche virtuose e già consolidate che sono volte a tutelare la salute umana in una delle aree più inquinate del pianeta, intervenendo a ripristinare gli ecosistemi minacciati dalla sfida globale dei cambiamenti climatici con misure che fanno parte di un’economia sostenibile, circolare, ad alto input di lavoro e a basso input di capitale, tecnologicamente avanzata.
Salvaguardare l’ecosistema è la condizione indispensabile se si vuole garantire lo sviluppo umano e sociale delle comunità locali; sviluppo che va promosso dentro un quadro di sostenibilità economica che abbia il coraggio di una forte innovazione sociale, tecnologica e ambientale e che si caratterizzi per un insieme coerente e programmato di azioni mirate in ambito urbanistico, viabilistico, turistico, infrastrutturale, agroalimentare e industriale in grado di creare nuovo lavoro e cambiare la qualità dell’abitare, del consumare e del produrre.
In conferenza stampa verrà presentato il percorso del progetto, gli obiettivi da raggiungere e le ricadute positive che ne possono derivare a livello di territorio. Saranno presenti alcuni rappresentanti del mondo della scuola, dell’associazionismo e dei Comuni che collaborano alla realizzazione del progetto. A pochi giorni dal prossimo round COP 22 che si terrà in Marocco e farà seguito alla conferenza di Parigi sul Clima, e a un anno dall’enciclica Laudato si’, le Acli intendono sottolineare che la cura della casa comune compete a tutti coloro che la abitano e che pertanto tutti sono chiamati a esercitare una responsabilità civile e politica, collettiva e partecipata, nella difesa delle risorse e dei beni comuni naturali. La crisi climatica e ambientale è il problema più serio che l’umanità abbia mai affrontato, ma potrebbe diventare anche la sua più grande opportunità, per un cambiamento virtuoso del suo modello socioeconomico, su scala locale e globale, che ci proietti verso un futuro migliore.