Domenica, 19 maggio 2024 - ore 09.10

Cremona, Legambiente: lettera aperta al Sindaco dopo il ‘No’ su Via Giordano

Il Comune non ha concesso al Quartiere di Via Giordano-Via Cadore la possibilità di usare una parte di Via Giordano per una festa popolare

| Scritto da Redazione
Cremona, Legambiente: lettera aperta al Sindaco dopo il ‘No’ su Via Giordano

«Sorprende la decisione del Comune di Cremona di negare al Quartiere di Via Giordano-Via Cadore la possibilità di poter usare una parte di Via Giordano per una festa popolare che, anche solo per qualche ora, avrebbe “rigenerato” un ambito urbano normalmente bistrattato. E sorprende soprattutto la motivazione del diniego: Via Giordano non può essere chiusa neppure momentaneamente perché fa parte del Ring. Questa decisione suona quasi come una sentenza e sembrerebbe condannare i residenti e i fruitori della zona all’inquinamento perpetuo: la situazione non potrà mai migliorare perché il Ring non si può fermare. È davvero una bella prospettiva, che contrasta con la decisione del Comune di eliminare dalle previsioni del PGT la Strada Sud e mettere finalmente mano alla viabilità locale». Così inizia una lettera aperta che il Direttivo del Circolo Vedo Verde di Legambiente Cremona rivolge al Sindaco della città.

«Legambiente, da sempre schierata contro il progetto di tangenziale o Strada Sud e a favore della revisione del traffico di Via Giordano-Via Cadore in senso ambientalmente sostenibile, è convinta che si possa ridurre il traffico in quella zona della Città con provvedimenti da assumere gradualmente che portino a una revisione strutturale del modo di concepire il tratto stradale che va da Piazza Cadorna a Via Novati. Ovviamente occorre prima cambiare il modo di intendere la mobilità cittadina e assumere provvedimenti atti a ridurre i flussi di traffico privato a vantaggio della mobilità pubblica, di quella privata rimodulata (car sharing e pooling) e di quella ciclabile in area urbana. Bisogna invertire il rapporto tra gli spazi attualmente a disposizione del traffico privato motorizzato e quello del servizio pubblico, considerare forme di mobilità più debole come pedoni e ciclisti e aumentarne decisamente la sicurezza, dare ai bus corsie preferenziali. Troppi pedoni e ciclisti sono ancora coinvolti in incidenti dovuti ai mezzi motorizzati privati che non hanno quasi ostacoli mentre i mezzi pubblici stentano a offrire un servizio di livello accettabile penalizzati dal traffico caotico e dalla sosta-parcheggio dove capita», proseguono gli ambientalisti.

«Nel caso di Via Giordano il cosiddetto Ring va ripensato come un elemento che trasporti il traffico alle destinazioni che si trovano su questo percorso (per intenderci percorro Via Giordano solo se sono interessato a una destinazione posta o direttamente su questa strada o per accedere al centro storico), ma tutto il resto del traffico deve essere spostato sulla tangenziale che offre ampi spazi di sicurezza e di efficienza. I mezzi che provengono, ad esempio, da Castelvetro ma anche da Viale Po che vanno direttamente all’ospedale oppure all’Iper di Gadesco (e viceversa) dovranno percorrere la tangenziale e non pesare più in termini di inquinamento, rumore, sicurezza su una strada di modeste dimensioni come Via Giordano e sui polmoni dei suoi residenti e di tutti noi. Con la riduzione del traffico in questa misura si potrà allora dare corso al ridisegno del sistema Giordano-Cadore come sensi unici che portino una riqualificazione sostanziale dell’ambiente urbano anche in termini di rigenerazione urbana. È una cosa impossibile da realizzare? Questo, Signor Sindaco, sarebbe un programma da percorrere e sarebbe un buon segnale per tutti», concludono da Legambiente.

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