Per fare un bilancio comunale si parte sempre da un’analisi approfondita del territorio, dei suoi punti di forza e di debolezza e dalle strategie definite nel piano di mandato del Sindaco in carica (il tutto è raccolto nel DUP, Documento Unico di Programmazione); c’è inoltre il rispetto dei regolamenti e delle leggi dello Stato.
Ma bisogna poi far coincidere le scelte strategiche d’intervento con le risorse e i processi che portano al risultato finale che è, sempre e comunque, l’interesse e il bene di una città, con tutti i suoi cittadini. Infine occorre dare risposte certe in tempi giusti.
Progettualità e capacità di reperire i fondi, a cominciare dai bandi e dalla ricerca di sponsor qualificati, puntare sulla qualità a tutto campo, sia del prodotto di eccellenza come può essere il violino, come del percorso che serve per arrivare a costruirlo, agevolando la secolare tradizione di un lavoro artigianale che davvero ci può portare a livelli mondiali di riconosciuta eccellenza, battendo la sleale concorrenza che sta prepotentemente prendendo piede. Ciò significa agevolazioni fiscali, abbattimento della burocrazia e, soprattutto, incremento di posti di lavoro.
E’ evidente, dunque, che alla base di questa logica c’è la necessità di fare rete con tutte le risorse disponibili, sia in termini umani che economici.
Ormai un Comune relativamente piccolo, come Cremona, non può pensare di resistere con i soli introiti della fiscalità ordinaria; per poter erogare servizi più efficienti a costi accettabili deve necessariamente consorziarsi con altre realtà vicine, puntando sempre più su una strategia di Area Vasta.
Fare in modo che tutti paghino le tasse : ecco un altro pilastro che l’amministrazione Galimberti ha messo in campo! E’ stato impostato ed attuato un interessante percorso di recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale, oltre al recupero di una mole enorme di crediti (es. multe) che, in molti casi da anni, non sono stati pagati e nemmeno ne è stato fatto il sollecito.
Il processo che è sotteso al lavoro della giunta ,in questo caso sul bilancio (ma è prassi consolidata su tutti i temi rilevanti), è una visione delle cosa pubblica come risultato di un processo collegiale che prevede il coinvolgimento di tutte le componenti attive sul territorio e di assessori che traducono , secondo le loro competenze, in azioni rivolte allo sviluppo della nostra città e alla tenuta della componente sociale, compresi quei giovani, quegli svantaggiati, quei poveri veri, che potranno finalmente trovare credibile la loro città come luogo per continuare a viverci.
Associazione Fare nuova la Città Cremona