L'intervento di Vincenzo Montuori (Cremona) : Caro Andrea, tu sai come la penso io in merito a Italicum e riforma del Senato; sarebbe facile per me addurre le ragioni che mi hanno fatto decidere per come ho deciso così come per te è facile addurre ragioni che sconsigliano la caduta del governo Renzi (che poi a voler vedere bene è lui che avrebbe deciso di dimettersi in caso di vittoria del NO ma non è affatto obbligato). Ma per dirla tutta il vero problema di tutta questa vicenda è la natura strumentale e contingente dell'Italicum e della riforma Boschi: costruite come sono state costruite sulla base del 41% delle Europee 2014 al PD: quando fai delle leggi del genere per il tuo tornaconto contingente dopo ti tornano indietro come un boomerang: la Brexit insegna
La risposta di Andrea Virgilio a Marco Pezzoni. Certo che esponenti del PD che confidano in una sconfitta del PD la dice lunga sulla loro lungimiranza, sulla loro generosità. E mentre ritengono prioritario riprendere in mano un fatidico “modello pluralistico continentale” dentro tuttavia alla crisi strutturale della sinistra europea e a un relativismo politico che ci impone il superamento di approcci ideologici, non si occupano del fatto che la vittoria del No è qualcosa in più della sconfitta di una leadership. Ma che importa a questa sinistra, più concentrata sulla nicchia, sul personalismo intellettuale, che sui processi complessi e talvolta densi di contraddizione di un paese. E’ in fondo la sinistra dei buoni e dei cattivi non solo concepita nel rapporto con gli avversari, ma anche (buoni e cattivi) dentro allo stesso partito, è la sinistra che vede congetture dovunque e che vede ovunque collaborazioni con il nemico (ovviamente e rigorosamente solo quando fa comodo), è la sinistra minoritaria fatta più di personalismi che di idee (nonostante spesso e volentieri le idee ci sembrino altisonanti). Che vuoi…..io pur criticando alcuni approcci sostengo questo governo, lo sostengo non solo perché Renzi è stato eletto segretario dentro a un processo democratico, dentro a quelle fatidiche primarie spesso ostentate dai retorici della democrazia, lo sostengo dentro alle sue criticità ma anche consapevole dei risultati buoni che ha ottenuto. Tutto qui e comparare i casi locali dove abbiamo sindaci fortemente legittimati dall’elezione diretta rispetto a una dimensione nazionale dove la governabilità è stata spesso frustrata dai Mastella di turno significa accantonare quella necessaria memoria storica che ci consentirebbe di non commettere gli errori del passato.
La risposta di Marco Pezzoni (Cremona ) ad Andrea Virgilio L'accordo con i Mastella di ieri, però favorisce alla grande il Movimento 5 Stelle di oggi che è credibile quando dice di correre da solo. Infatti l'Italicum vieta le coalizioni e il premio di supermaggioranza va solo alla Lista singola che arriva prima. I sondaggi di questi giorni, commentati da Ilvo Diamanti su La Repubblica, prevedono che all'eventuale ballottaggio tra PD e Movimento 5Stelle vincerebbero i grillini . Ecco dove ci ha portato l'arrogante autosufficienza di Matteo Renzi ! Il quale poi non disdegna il soccorso dei Mastella di oggi, cioè di Verdini. L'attuale isolamento del PD non è solo il frutto di una mancanza di umiltà ma di un deficit di analisi della società italiana in trasformazione e soprattutto delle tremende sfide globali che ci stanno investendo come Italia e come Europa. Un Governo per assicurare governabilità avra' bisogno di un sostegno elettorale e sociale ampio che solo un centrosinistra rinnovato può dare al PD, a maggior ragione se il sistema politico italiano sta diventando tripolare. La credibilità sociale di un Governo è data poi dalla preferenza accordata ai propri intelocutori: se si predilige sfacciatamente Confindustria e si attacca e disprezza la CGIL , è poi difficile apparire amici dei lavoratori. Se le disuguaglianze crescono, è difficile che il moderatismo di Renzi le possa affrontare con riforme strutturali adeguate. Ma la cosa più incredibile è la "miopia funzionale" dei sostenitori di Renzi: vedono bene da vicino l'apporto di liste civiche e di piccoli partiti per amministrare i Comuni in alleanza col PD, ma poi vedono male questa alleanza a livello nazionale. Anzi questi soggetti così utili per vincere e governare a livello locale e regionale vengono poi definiti " cespugli". A Cremona il PD è al governo insieme a una lista civica e a Sel. Secondo i cantori del Partito solo al comando, del Premier solo al comando, ebbene, costoro si sentirebbero di dire che Fare Nuova la Citta' del sindaco Galimberti e Sinistra Ecologia e Liberta' dell'assessore Rosita Viola sono " cespugli"? . Se invece sono risorse preziose a livello locale e regionale, perchè discriminarle a livello nazionale vietando persino la possibilità di fare coalizione insieme e condannandole già in partenza ad un ruolo di minoranza ? Le alleanze è meglio farle alla luce del sole, in modo trasparente, prima del voto . Altrimenti i Mastella di ieri sono sostituiti dai Verdini di oggi e dalla campagna acquisti di domani.
La prima risposta di Andrea Vitgilio ( Cremona); Parole e visioni figlie di una politica tutta schiacciata sulle richieste e sui ricatti dei piccoli leader di turno, allora si chiamavano cespugli: da Mastella, ai Pecorario Scanio fino ai molteplici leader dell'estrema sinistra. E a quei tempi non è che il centrosinistra fosse così attento alle periferie, al mondo del lavoro, alle sofferenze e nonostante questo i tavoli di concertazione con le forze sociali erano ben imbastiti, le sensibilità tutte erano ben presenti e ben rappresentate nelle maggioranze di centrosinistra....ma non avevano ricadute concrete sulle politiche pubbliche e sui cittadini e forse il proliferare di consigli di amministrazioni (oggi invece sempre più ridotti) dava il senso di una subalternità a pratiche di lottizzazione. I limiti dell'Ulivo e dell'Unione ci raccontano questa cosa....risolvere problemi con le soluzioni del passato è il modo peggiore per affrontare il futuro.Fonte: Suo profilo FB
Il primo documento che chiede il cambio dell'Italicum. Ecco qui il testo del documento presentato da alcuni cremonesi fra cui spicca l’On Marco Pezzoni
Firma la petizione: Aprite quella porta ! Cambiare l’ Italicum Firma qui anche tu l’appello