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'Di accoglienza e altre bellezze', Elly Schlein ospite di Arci Cremona venerdì 1º febbraio

La trentatreenne europarlamentare sarà al Circolo Arcipelago venerdì 1º febbraio, alle 17:00 (ingresso libero). Interverrà Walter Massa, responsabile nazionale del Sistema Accoglienza Arci. Moderatrice sarà Claudia Noci, Presidente di Arci Cremona

| Scritto da Redazione
'Di accoglienza e altre bellezze', Elly Schlein ospite di Arci Cremona venerdì 1º febbraio

'Di accoglienza e altre bellezze', Elly Schlein ospite di Arci Cremona venerdì 1º febbraio

La trentatreenne europarlamentare sarà al Circolo Arcipelago venerdì 1º febbraio, alle 17:00 (ingresso libero). Interverrà Walter Massa, responsabile nazionale del Sistema Accoglienza Arci. Moderatrice sarà Claudia Noci, Presidente di Arci Cremona

«Si scrive Schlein, si legge europea»: si presenta così Elly Schlein, al secolo Elena Ethel Schlein, trentatreenne europarlamentare di Possibile e relatrice per il Gruppo Socialisti & Democratici della riforma del Regolamento di Dublino. Schlein sarà ospite di Arci Cremona, presso il Circolo Arcipelago di Via Speciano, 4 (ingresso libero), venerdì 1º febbraio, alle 17:00. L’iniziativa, alla quale interverrà Walter Massa, responsabile nazionale del Sistema Accoglienza Arci, è la prima di un ciclo, intitolato Di accoglienza e altre bellezze, ideato e progettato da Arci Cremona proprio intorno al tema della migrazione e dell’accoglienza, contro le politiche razziste e discriminatorie del Governo e con l’intento di far emergere il lato bello dell’accoglienza, che non solo aiuta chi è accolto, ma arricchisce chi accoglie. Coordinerà l’incontro Claudia Noci, Presidente di Arci Cremona.

Elly Schlein nasce a Lugano nel 1985, da madre italiana e padre americano. Una storia europea: il nonno materno, Agostino Viviani, avvocato senese, è fervente antifascista. Il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa orientale che ha conosciuto le tragedie del Novecento. Si diploma al Liceo di Lugano, ottenendo anche il premio Maraini per i migliori risultati dell’anno di maturità. Decide di tornare in Italia, paese d’origine materna, per frequentare l’Università a Bologna. Frequenta il DAMS per un anno e poi si trasferisce a Giurisprudenza. Nel 2008, Elly decide di partire per Chicago a fare da volontaria nella vittoriosa campagna elettorale di Barack Obama, esperienza che racconterà in un blog e che la segnerà profondamente. Di lì la sua passione per la comunicazione politica, e la sua insistenza per costruire campagne “grassroots”, fatte a filo d’erba, in modo collettivo. Tornerà a Chicago nel 2012, a formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama. Intanto si laurea con il massimo dei voti, con due tesi sulla criminalizzazione e la sovrarappresentazione dei migranti in carcere, e sui diritti dello straniero nella giurisprudenza costituzionale. Durante gli anni universitari porta avanti l’impegno politico nelle Associazioni studentesche, in cui si occupa di comunicazione, grafica e organizzazione di eventi. Viene eletta per due volte rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà. Insieme a molti amici dà vita all’Associazione Progrè, per cui cura alcune videoinchieste sul tema del carcere e un festival sui luoghi comuni in tema d’immigrazione.

Ad aprile 2013, nei convulsi giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica, Elly dà vita con molti altri alla mobilitazione nazionale di protesta OccupyPD contro le larghe intese, organizzando la rete a livello nazionale.

Nel 2014, Elly Schlein è candidata alle elezioni europee: una nuova sfida, una strada in salita da percorrere coinvolgendo i cittadini in una mobilitazione collettiva e fatta a piedi, in mezzo alla gente. Il 25 maggio 2014 Elly è eletta al Parlamento europeo: entra a far parte delle Commissioni Sviluppo, Libertà civili giustizia e affari interni e Parità di genere, diventa Vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania, e Copresidente dell’Intergruppo su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata. Lavora prevalentemente sui temi su cui si è impegnata in campagna elettorale: diritti, immigrazione, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione e alle mafie.

Il 6 maggio 2015, a seguito dell’approvazione dell’Italicum, della riforma della scuola e del Jobs Act, e di fratture insanabili con la linea di Governo, Elly lascia il PD e passa a Possibile. Nel 2016 Elly viene nominata relatrice per il gruppo Socialista & Democratico sulla riforma del Regolamento di Dublino, la norma che stabilisce quale Stato membro è responsabile per ogni richiesta d’asilo presentata nell’UE.

Vince poi il premio Mep Awards 2017 per il Deputato dell’anno sui temi dello Sviluppo, grazie al suo impegno nella Commissione Sviluppo, prima come Relatrice del Parlamento sul contrasto a evasione ed elusione fiscale nei Paesi in via di Sviluppo, poi sui nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 (SDGs) e sul nesso tra migrazioni e sviluppo.

Dopo due anni e 22 riunioni di lungo e delicato negoziato, in cui ha presentato un impianto di 145 emendamenti volto a cancellare il criterio ipocrita del primo Paese di accesso e assicurare un’equa condivisione delle responsabilità tra tutti i Paesi europei, nel novembre 2017 una votazione storica di un’ampia maggioranza del Parlamento Europeo approva una proposta di riforma rivoluzionaria: la cancellazione del criterio del primo Paese di ingresso, per sostituirlo con un meccanismo di ricollocamento automatico e permanente, che da un lato valorizzi i legami i significativi dei richiedenti asilo e dall’altro obblighi tutti gli Stati europei a fare la propria parte sull’accoglienza. Il Parlamento Europeo attende di negoziarla con il Consiglio e insiste coi Governi europei che non perdano questa occasione storica.

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