Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 11.50

Diamo i numeri (di LUCI)

| Scritto da Redazione
Diamo i numeri (di LUCI)

L'Annuario Statistico di Cremona raccoglie molti dati della vita economica e sociale della nostra città, è come guardare una fotografia recente della comunità nella quale viviamo. Ci si aspetta quindi la veridicità dei dati, e non abbiamo motivo di dubitarne, tranne quando però si inizia a parlare di "rifiuti". Dall'anno scorso infatti, oltre ai dati reali, vengono inserite nell'annuario, quando si parla di raccolta differenziata, delle tabelle "previsionali", che risultano però essere dei numeri messi a caso, previsioni che nulla hanno a che fare con la statistica, anche perché non viene per nulla spiegato con quali strategie verranno raggiunte queste percentuali. Guardiamole insieme, poi daremo anche noi i numeri.
Nel 2009 l'annuario riportava questa tabella, con le previsioni di raccolta differenziata fino al 2013
La raccolta differenziata nel 2009 non è andata come si prevedeva (vedi tabella di quest'anno)
Nonostante la previsione sbagliata, si continuano a mettere dei numeri a caso, proiettando la previsione fino al 2019, saltando a due a due gli anni, in un crescendo di percentuali ovviamente di grande risultato. Come si arriverà a ciò nel 2019 non è spiegato.
Da questo mondo virtuale dei dati torniamo a quello reale, andando a vedere la tabella aggiornata che l'Osservatorio Provinciale sui Rifiuti ha elaborato da tempo, nella quale si possono vedere due aspetti fondamentali: gli obiettivi non raggiunti e la percentuale provinciale che comunque si attesta su livelli interessanti.
Il rapporto dell'Osservatorio Provinciale evidenzia anche il comportamento diverso dei gestori del servizio di raccolta dei rifiuti.
La percentuale di raccolta differenziata dichiarata nell'Annuario 2009 per la città di Cremona è di 47,24. Vuol dire che se a livello provinciale non si contasse quella palla al piede che è la città di Cremona, la percentuale provinciale di raccolta differenziata salirebbe al 63%, in linea con gli obiettivi. In altre parole, è Cremona la città che frena. Su 115 comuni della provincia, solo 4 hanno fatto peggio di noi (Cappella de' Picenardi 41%, Scandolara Ripa d'Oglio e Vescovato 42%, Pessina cremonese 43%), mentre ben 53 superano il 65%. Ma non è solo questo, perché oltre a confondere le idee con dei dati messi a caso, anche su quelli effettivi c'è qualche omissione, o forse interpretazione. Quando si parla di raccolta differenziata, ad esempio, si quantifica la quantità raccolta, ma non quella effettivamente riutilizzata. Andiamo a vedere allora cosa dice il riassunto dell'Osservatorio provinciale sui rifiuti, che correttamente riporta tutte le voci, riportando alla realtà la percentuale della raccolta differenziata a Cremona: 44% (vedi l'allegato scaricabile qui oppure qui)

Questa libera interpretazione non è una novità, perché da sempre quando si parla di raccolta differenziata nella città di Cremona si fanno molte chiacchiere, si gonfiano un po' i numeri e si tira avanti senza impegno. Vedremo i risultati del 2010, anno nel quale è stata avviata la sperimentazione della raccolta porta a porta, che auspichiamo sia estesa al più presto a tutta la città e comunque meglio spiegata e propagandata ai cittadini. Consigliamo quindi di lasciare perdere le previsioni e di darsi da fare subito, senza aspettare il 2019.

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