Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 20.10

Elezioni europee: non uccidete il coccodrillo ! . M.Pezzoni

La strada per gli Stati Uniti d'Europa è ancora lunga e trova forti resistenze.

| Scritto da Redazione
Elezioni europee: non uccidete il coccodrillo ! . M.Pezzoni

Il Movimento Federalista Europeo di Cremona, ricordando gli insegnamenti di Luigi Einaudi, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli sottolinea l'importanza delle elezioni del 25 maggio  per il Parlamento Europeo e invita tutti i cittadini a far pesare il proprio voto e a sostenere, in libertà di coscienza, chi sappia meglio coniugare europeismo e cambiamento.

La strada per gli Stati Uniti d'Europa è ancora lunga e trova forti resistenze in un'idea miope e conservatrice di Stato nazionale. Ancora oggi l'Unione Europea è fortemente intergovernativa perchè i poteri decisionali più rilevanti spettano ai 28 Governi dei 28 Stati membri, mentre il Parlamento Europeo ha solo poteri di co-decisione legislativa.

Per questo Movimento Federalista Europeo e Fondazione Einaudi propongono una iniziativa costituente del prossimo Parlamento Europeo per un Nuovo Trattato che rilanci l'unità politica dell'Europa e preveda un Governo europeo dell'economia.

Riprendere in mano l'ambizione originaria del Progetto Spinelli è ancora oggi la strada maestra per arrivare, sia pure attraverso tappe più realistiche, all'unità politica dell' Europa. Il Progetto di Trattato presentato da Spinelli, approvato dal Parlamento Europeo nel 1984, è il proseguimento ideale del Manifesto di Ventotene del 1941, ma Altiero Spinelli vi seppe introdurre novità istituzionali importanti dovuti al mutamento dei tempi e alla maturazione di un pensiero elaborato all'interno del “gruppo del coccodrillo”.

Il Club del coccodrillo. nato a Strasburgo per iniziativa di Altiero Spinelli nel 1980, vide l'adesione crescente e l'apporto di personalità, parlamentari, intellettuali di diversi Paesi Europei convinti che si dovesse arrivare ad una Costituzione europea comune e ad una comune cittadinanza europea.  Da quel confronto prese forza il Progetto di Trattato del 1984.

Ai cittadini elettori di oggi chiediamo di riprendere quel cammino, di non uccidere il coccodrillo e il suo spirito !

Di fronte alle sfide della globalizzazione, ai profondi mutamenti degli equilibri mondiali, ritornare ai vecchi nazionalismi e alle piccole patrie non solo è illusorio, ma addirittura pericoloso come mostra la vicenda dell'Ucraina. Così come l'Europa non può rimanere prigioniera di burocrazie e tecnocrazie prive di legittimazione popolare.

Oggi bisogna capire bene cosa sia “ l'interesse internazionale dell'Italia” che è un concetto comprensivo del più ristretto  “interesse nazionale”, tanto più che la crisi economica e sociale assume ormai gli aspetti di una trasformazione epocale e globale dove diventa decisivo il reperimento delle risorse, la sicurezza delle fonti energetiche, il potenziale tecnologico, la disponibilità di liquidità e di credito, le infrastrutture di collegamento, l'interscambio dei prodotti in mercati interdipendenti.

L'Europa non può avere futuro se resta solo un grande mercato interno senza una guida  politica unitaria. Per questo la prospettiva federalista è motore e parte di quel cambiamento più complessivo che deve essere anche sociale ed economico per ricominciare a costruire milioni di nuovi posti di lavoro.

Le politiche restrittive vanno superate perchè hanno fallito. Per questo il Movimento Federalista Europeo ha proposto insieme ad associazioni, sindacati, forze imprenditoriali innovative la Piattaforma “ New Deal 4 Europe” per rilanciare un'economia sostenibile, attenta all'ambiente e ai cambiamenti climatici, per investimenti strategici nelle ricerca e nelle infrastrutture europee, per creare nuovi posti di lavoro e per un lavoro dignitoso per tutti, uomini e donne.  E lo ha fatto con uno strumento l'ICE, Iniziativa dei Cittadini Europei, riconosciuto ufficialmente dalla Commissione Europea,  che obbliga le Istituzioni Europee a discutere questa Piattaforma se sostenuta da un milione di firme.

La posta in gioco è altissima. Le nostre difficoltà attuali dipendono più dalla globalizzazione che dall'euro, che comunque ha bisogno di un Governo politico europeo come avviene per il dollaro negli Stati Uniti D'America.

Come sosteneva Luigi Einaudi “ l'economia globalizzata promuove e premia le grandi dimensioni statuali e condanna gli Stati più piccoli, come quelli europei, se rimangono divisi, all'emarginazione e all'irrilevanza. La necessità di unificare l'Europa è evidente. Gli Stati esistenti sono polvere senza sostanza...Solo l'unificazione può farli durare. Il problema non è fra l'indipendenza e l'unione; è fra l'esistere uniti o lo scomparire”.

Marco Pezzoni (Cremona Movimento Federalista Europeo)

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