Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 22.17

PORTESANI CDX: CREARE AREA OMOGENEA CREMONESE PER RIDARE FIDUCIA AL TERRITORIO

Molte le personalità presenti con esponenti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, a portare la propria, ferma e coesa, testimonianza.

| Scritto da Redazione
PORTESANI CDX: CREARE AREA OMOGENEA CREMONESE PER RIDARE FIDUCIA AL TERRITORIO PORTESANI CDX: CREARE AREA OMOGENEA CREMONESE PER RIDARE FIDUCIA AL TERRITORIO

PORTESANI CDX: CREARE AREA OMOGENEA CREMONESE PER RIDARE FIDUCIA AL TERRITORIO E RILANCIARE IL PROTAGONISMO DELLA CITTA’

Creazione di un’area omogena cremonese per la condivisione di strategie e obiettivi. Collaborazione nell’esercizio delle funzioni e nei servizi erogati. Avvio di un processo partecipativo tra tutti gli enti locali dell’Area. Creazione di uno spazio condiviso e trasparente per lo sviluppo di politiche innovative. Un’operazione che permetterà investimenti. E’ questa la proposta lanciata da Alessandro Portesani candidato per il centro destra alle prossime elezioni amministrative di Cremona nell’evento per il lancio della campagna elettorale al teatro Monteverdi di venerdi sera.

Tantissimi i cittadini presenti ed un centrodestra determinato e compatto. Molte le personalità presenti con esponenti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, a portare la propria, ferma e coesa, testimonianza.

“In questi anni, ha spiegato Portesani, si è smarrita la consapevolezza del ruolo di capoluogo come punto di riferimento. Si è caduti nell’ autoreferenzialità e nello sfilacciamento delle relazioni. C’è stata un’assenza di protagonismo su partite strategiche territoriali .La mia amministrazione partirà da qui! Ricostruire ampia fiducia territoriale per correggere quanto sbagliato, restituire dignità al nostro territorio provinciale e dargli piu’ voce, tutti insieme”.

“Cremona non può non ragionare con i suoi “vicini” – ha spiegato ancora Portesani – Quindi no alle differenze territoriali soprattutto con quei comuni dove abitano molti cremonesi.  Le Macro-decisioni devono essere assunte insieme con comuni cintura. Una grande Cremona con un agglomerato urbano di 100.000 abitanti”,

“Con pragmaticità, determinazione e continuo contatto con i cittadini mi confronto sul da farsi e con quanto abbiamo indicato nel programma: ascolto le tante richieste ed esigenze, molte delle quali, in questi dieci anni di governo della città, sono rimaste inascoltate, comprese quelle dei territori, lasciati soli in questi dieci anni, inascoltati, lacerando così le relazioni con i comuni di cintura e con quelli del distretto. Non esiste sviluppo solo per la città di Cremona, se parimenti non c’è sviluppo anche dei comuni del suo territorio. I cittadini che incontro chiedono: Cremona capoluogo significa anche avere uno sguardo sul proprio tessuto sociale, che integri quello del resto della provincia”, ha detto ancora il candidato del centro destra.

“Questo lo si vede anche sul turismo: chi viene da fuori si ferma poco perché non vi sono legami con il resto del territorio. Ugualmente quando si parla di manutenzione: carente sia quella degli edifici pubblici che della rete stradale. Sul fronte ambientale vi è molto da fare nell’ambito dello sviluppo del verde pubblico come di interventi volti alla sostenibilità e risparmio energetico.

Carenti anche gli interventi di riqualificazione urbana attuati ed in corso di attuazione, che vadano al di là di qualche arredo; vi è poi la necessità, non più prorogabile, di ripensare la stessa viabilità così come l’avvio di una rete di servizi di prossimità a famiglie e lavoratori, rivedendo lo stesso modello e politiche del welfare, attraverso l’Azienda Sociale Cremonese. Cremona ha utilizzato l’Azienda, in questi anni di governo di questa maggioranza, per piegare i bisogni del distretto ai propri e per ridurre la copertura dei servizi sui territori a proprio vantaggio. Non è così che si esercita il ruolo di capoluogo.  Con molta praticità e funzionalità si deve creare la cittadinanza di distretto. Occorre puntare alla digitalizzazione, alla infrastrutturazione di reti moderne, utilizzo di fondi europei, nazionali ma soprattutto regionali, con velocità ed efficacia venendo incontro alle vere esigenze dei più fragili cosi come delle imprese, del commercio e dell’artigianato. Sul fronte della PA, AEM può divenire in futuro un nuovo riferimento di Cremona e dell’area omogenea Cremonese, anche come CUC (Centrale Unica di Committenza)”, ha appuntato Portesani.

Tanti gli interventi. Marcello Ventura, consigliere regionale e segretario provinciale di Fratelli d’Italia: “Stasera siamo qui per un necessario cambio di passo nel governo della città e del territorio. Cremona langue sotto tanti profili, sempre più isolata in un lento cammino e degrado, che la vede avulsa da ogni progetto di rilancio e di dialogo con i Comuni, che è stato debole, così come lo dimostra la penuria di servizi innovativi per imprese e famiglie in una logica di distretto territoriale, Siamo qui uniti, con il centro-destra che sostiene con determinazione, forza e concretezza il nostro candidato Alessandro, che ringraziamo per la passione e l’impegno assiduo che ci sta mettendo”.

Sulla stessa onda di emozioni e fermezza il segretario provinciale della Lega, Simone Bossi: “Da qui inizia un cambio di passo, una nuova prospettiva, la voglia di fare che supera una manifesta lentezza nel mettere a terra progetti di sviluppo per la città ed il territorio, così come lo stesso Masterplan 3C indicava. Tempi che non sono quelli delle imprese e nemmeno delle famiglie, con il risultato che in questi dieci anni Cremona è sempre più isolata e non bastano convegni e seminari per cambiare rotta, ma determinazione e scelte di bilancio che portano a un diverso decoro urbano, sicurezza, manutenzione delle strade e soprattutto ad una Cremona che finalmente abbia la dignità che le spetta”.

Cremona sia un vero capoluogo: “Nel cremasco abbiamo realizzato l’area omogenea, un modello che sta dando i suoi frutti, con nuovi servizi per i Comuni del territorio Cremasco, dove insieme si sono realizzate scelte che hanno portato all’avvio di attività che vanno a coprire un ampio bacino, con un vero spirito di prossimità, dagli acquisti per i Comuni ad interventi progettuali di digitalizzazione e turistici: non vi devono essere cittadini di serie A e B, tutte le nostre comunità devono avere uguali possibilità per i giovani, per gli studenti, per le famiglie, per i lavoratori. Cremona diventi un vero capoluogo con una area omogenea cremonese che insieme a tutti i Comuni costruisca, in modo partecipato e condiviso, il futuro comune, aderendo a fondi europei, nazionali e soprattutto regionali. I soldi ci sono bisogna però utilizzarli” – così il Sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni, presidente dell’area omogenea Cremasca.

Legami quindi assenti tra Cremona e territorio: criticità riprese da Carlo Maccari parlamentare di Fratelli d’Italia, coordinatore regionale del partito in Lombardia: “Grazie innanzitutto ad Alessandro Portesani che ha accettato di impegnarsi con determinazione, concretezza e passione per il destino della città. Cremona ha bisogno di uno scatto in più, perchè vi è il rischio di perdere opportunità, che altrove hanno già accolto, progettato e realizzato”.

Maccari ha poi ricordato le azioni portate avanti dieci anni fa in Regione Lombardia insieme all’allora vice presidente Rossoni: nell’anticipare i tempi scrissero al Presidente Monti, che guidava un governo tecnico, per sollecitare nel prendere misure al fine di  fronteggiare quella che sarebbe stata, in futuro, la carenza di medici di medicina d’urgenza ed anestesisti. Parole riconosciute dal governo tecnico come giuste, ma i soldi servivano per i “saldi di bilancio”. Risultato in quei dieci anni furono tagliati alla sanità 37 miliardi di euro dal bilancio dello Stato. Ora recuperare diventa arduo.

Difficile, ma non impossibile a prescindere, quando bisogna recuperare il tempo perso per lo sviluppo della propria comunità locale. Gabriele Gallina, sindaco di Soncino: “Siamo qui in tantissimi e questa è la cartina di tornasole che testimonia la voglia di cambiare passo. Amministrare significa sia gestire la quotidianità sia posizionare il proprio territorio adeguatamente di fronte alle sfide che ci vengono richieste dall’economia e dalla situazione geopolitica internazionale, che hanno immediati riflessi sulla nostra vita. Per questo bisogna saper valorizzare le proprie vocazioni produttive, storiche, culturali e soprattutto turistiche. Portesani è l’uomo giusto che avrà tutto il nostro supporto ed aiuto”.

Un tema ripreso quest’ultimo dalla parlamentare della Lega, Silvana Comaroli, grazie alla quale il teatro di Cremona è stato recentemente riconosciuto monumento nazionale: “Si deve cambiare passo. Qui ci sono importantissime eccellenze e devo dire che i turisti si fermano pochi giorni, questo anche perché non vi è un legame con il territorio. Inoltre, abbiamo come Governo messo a disposizione molti fondi da utilizzare anche per progetti ed investimenti sul fronte economico, della ricettività e dello sviluppo di infrastrutture, ma vedo una estrema lentezza a Cremona sia nel prendere decisioni che nell’attuare quanto i bandi richiedono”.

Giuseppe Trespidi, segretario dell’UDC: “Ringrazio Alessandro Portesani per la sua diponibilità e per l’impegno che ci sta mettendo nell’affrontare le tante questioni e fronti aperti di questa città, che troppo a lungo ha vissuto isolata dal resto della Regione, in una proiezione totalmente autoreferenziale e senza una visione del futuro”. Parole riprese dallo stesso Cristiano Beltrami di Novità a Cremona “pronto ad una sfida elettorale, con concretezza, decisione e un grande ascolto dei cittadini che sino ad oggi è stato debole”. Intervenuti poi  gli eurodeputati Massimiliano Salini  (Forza Italia) e Silvia Sardone (Lega) a sostegno di Portesani, che hanno rispettivamente elogiato il candidato per impegno e passione civica: “Razionalità e cuore, visione e concretezza servono per chi fa politica che innanzitutto è e deve essere servizio al cittadino e al prossimo”, ha evidenziato Salini unitamente a “voglia di impegnarsi per il proprio territorio nel riconoscere le grandi tradizioni ed identità locali, costituite  da eccellenze come l’agricoltura e l’agroalimentare cremonese, il distretto dolciario o ancora quello industriale, combattendo ogni giorno in Unione europea contro il cibo sintetico o derivati e misure che frenano le nostre imprese” – ha commentato Sardone.

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