Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 08.03

Energia rinnovabile al 100 per 100 | Mario Agostinelli

C’è da chiedersi perché un Governo costituzionale abbia affidato al buio a un manager privato – Colau -, coadiuvato da un team di docenti, esperti e professionisti, l’elaborazione di un piano per il rilancio dell’economia italiana, dopo la serrata imposta dalla pandemia, ricevendone un contributo che assomiglia ad un manifesto della scuola di Chicago con quarant’anni di ritardo.

| Scritto da Redazione
Energia rinnovabile al 100 per 100 | Mario Agostinelli

Energia rinnovabile al 100 per 100 | Mario Agostinelli

Nel rapporto di Solar Power Europe e della prestigiosa università finlandese LUT si dimostra in ogni dettaglio, perfino stagionale e regionale, che un sistema di energia rinnovabile al 100% e a neutralità climatica è del tutto possibile, dal punto di vista tecnico ed economico, in Europa già al 2050. Dal punto di vista politico e sociale, la questione è diversa: bisognerebbe vincere fortissime resistenze a un modello che si rivela realizzabile solo sovvertendo gli interessi oggi prevalenti. Il ruolo delle nuove generazioni e del sindacato potrebbe essere risolutivo. Una iniziativa del genere creerebbe lavoro, ricerca, partecipazione e un risollevamento dall’abulia. Il testo dello studio originale (oltre 60 pagine) è in inglese

C’è da chiedersi perché un Governo costituzionale abbia affidato al buio a un manager privato – Colau -, coadiuvato da un team di docenti, esperti e professionisti, l’elaborazione di un piano per il rilancio dell’economia italiana, dopo la serrata imposta dalla pandemia, ricevendone un contributo che assomiglia ad un manifesto della scuola di Chicago con quarant’anni di ritardo.

Sembrerebbe che la storia non abbia ripreso nelle sue mani il secolo ed abbia espulso la politica. Ma, mi chiedo, perché non viene definita una strategia di medio periodo per la ripartenza del Paese?

Qui intervengo su una questione di estrema attualità anche per i suoi rapporti con le emergenze che riguardano il futuro dell’umanità, partendo da quanto è già a disposizione, seppure ignorato, sul fronte energetico: una rivoluzione in termini di decarbonizzazione e di riconversione produttiva e occupazionale di assoluta indispensabilità.

Si direbbe che l’intera questione energetica, che riguarda vite, territori, salute, posti di lavoro, sia tenuta lontana dalla decisione politica e resa impermeabile al dibattito democratico, proprio quando siamo all’emergenza di possibili licenziamenti di massa, (v. qui ) e di un declino industriale imprevisto per le dimensioni con cui si presenterà se il modello di sviluppo dovesse rimanere inalterato.

Sta proprio alla società intera ed al sindacato in particolare non mostrarsi balbettante e compatibilista, per pretendere che il futuro non sia il ritorno alla “normalità” di prima .

Articolo pubblicato anche sul Blog del Fatto Quotidiano

Chi volesse una traduzione in italiano dello studio, può scrivere a agostinelli.mario@gmail.com

Leggi tutto

 

877 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online