Domenica, 05 maggio 2024 - ore 13.57

Eurobarometro: 60% di sedentari in Italia. L’allarme continua.

QUALE MODELLO SPORTIVO PER IL FUTURO? MANCO, UISP: "STATI GENERALI DELLA CULTURA SPORTIVA"

| Scritto da Redazione
Eurobarometro: 60% di sedentari in Italia. L’allarme continua.

Gli italiani sono tra i meno sportivi in Europa, con un buon 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, dove soltanto il 9% della popolazione dice di non fare alcuna attività. Questo dato, contenuto nella ricerca di Eurobarometro, è stato il punto di partenza dell’incontro pubblico promosso dall’intergruppo parlamentare sullo sport, che si è tenuto martedì 3 giugno a Roma. Vincenzo Manco, presidente Uisp, nel suo intervento ha ribadito la necessità di una riforma del modello sportivo italiano: "I dati di Eurobarometro ci dicono che nel nostro Paese assistiamo ad un peggioramento: i sedentari aumentano. Questo significa che serve un cambio di registro, anche se la crisi economica e i tagli al welfare pesano parecchio"."La questione sportiva è la questione sociale del nostro tempo. Significa prevenzione, salute e relazioni sociali solide. Per questo ribadisco la proposta che avevo già fatto nel Consiglio nazionale del Coni: c'è bisogno degli Stati generali della cultura sportiva. Il tema della riforma deve entrare a pieno titolo nelle istituzioni sportive e in quelle politiche del nostro Paese. Sento con piacere che anche il Coni comincia a parlare di riforma dello sport e di un Testo unico: noi lo diciamo da molto, molto tempo. Noi stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che il tema della riorganizzazione e razionalizzazione delle risorse e delle politiche pubbliche entri nell'agenda istituzionale. In questa fase è importante chiarire il ruolo dei vari soggetti che si occupano di sport, dal Coni, alle federazioni sportive, agli Enti di promozione. L'Uisp chiede da tempo trasparenza e verificabilità degli obiettivi raggiunti. Pensiamo che questo sia un pezzo di riforma dello sport".Nelle conclusioni l’on. Filippo Fossati, Pd, tra i promotori dell’incontro è partito da un elemento unificante e comunque allarmante: poichè in Italia crescono i sedentari è necessario che tutti i soggetti interessati, dal Coni, alla scuola, all’associazionismo, si diano come obiettivo comune quello di diffondere maggiormente l’attività motoria e sportiva. “Lo sport ha valenze sociali preziosissime, che vanno dalla prevenzione sanitaria al benessere, dal rafforzamento delle relazioni sociali ai temi dell’integrazione. Di che cosa c’è bisogno per mettere lo sport in condizione di raggiungere questi obiettivi?”. Nel corso degli interventi, Francesco Soro, coordinatore delle attività della presidenza Coni, aveva richiamato la necessità di uno stato capace di scegliere la strada da seguire in tema di politiche sportive nel nostro Paese.Fossati ha poi affermato nelle conclusioni: “Lo stato deve fare la sua parte e indicare quali sono gli indirizzi e i punti d’arrivo. Lo stato deve prevedere una griglia che permetta a chi opera nello sport di avere alcuni indicatori chiari, attraverso i quali valutare il lavoro svolto da Coni, Federazioni sportive, associazionismo di promozione sportiva. Allo stesso tempo i dati di Eurobarometro ci indicano la complessità sociale del tema sport e devono spingere istituzioni e politica a farne una grande questione culturale, dalla quale partire per arrivare ad una vera riforma dello sport. L’esecutivo ha dimostrato in più occasioni di essere disponibile".

Il video dell’iniziativa. 

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Fonte: Uisp

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