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EUROPA VERDE RISPONDE AL SINDACO DI PALAZZO

NUOVO SUPERMERCATO SUL FIUME TORMO IN UN’AREA A RISCHIO ALLLUVIONE

| Scritto da Redazione
EUROPA VERDE RISPONDE AL SINDACO DI PALAZZO

EUROPA VERDE RISPONDE AL SINDACO DI PALAZZO

 NUOVO SUPERMERCATO SUL FIUME TORMO IN UN’AREA A RISCHIO ALLLUVIONE

 STOP AI LAVORI IN ASSENZA DELLA CERTIFICAZIONE SULL’INVARIANZA IDRAULICA!

 La risposta del Sindaco di Palazzo Pignano Giuseppe Dossena in merito all’avvio della cementificazione partita a pochi metri dal fiume Tormo, accumulando grandi mucchi di macerie per rialzare il prato stabile accanto al fiume, al fine di realizzare un supermarket ed altri edifici, contiene una serie di imprecisioni che dobbiamo contestare.

 Dossena parla di una di “una variante al PGT (Piano di Governo del Territorio) per trasformare l'area da industriale di 30.000 metri quadrati in commerciale.

”Ricordiamo che l’area in questione non era industriale ma facente parte di un Plis “Parco di interesse sovracomunale” al quale il comune di Palazzo Pignano ha aderito.        

 Poi parla di “rigenerazione urbana poiché si vanno a recuperare anche due capannoni abbandonati.” Quindi per recuperare un migliaio di metri quadri se ne vanno a cementificare ben 35 mila, di prato stabile. Dunque non si tratta di una rigenerazione urbana.

 Il sindaco continua dicendo che “con questo intervento si portano dei servizi di prossimità per chi vive nelle Cascine, in particolare 9 strutture di vicinato (e non 35 come asserito sulla stampa dai Verdi). Dossena non dica cose inesatte, nessuno di noi ha mai parlato di 35 edificazioni, se le è inventate lei.

 Ma le inesattezze continuano con quanto, il sindaco dice: "ci tengo a precisare che l'atteggiamento della nostra amministrazione è sempre stato di apertura e collaborazione nei confronti degli esponenti dei Verdi. Come tutti gli altri documenti, forniremo anche quello di invarianza idraulica”.

 E no caro Sindaco il documento sull’invarianza idraulica deve essere pubblicato prima dell’inizio dei lavori e così non è! Non prenda in giro i cittadini, sono oltre 4 mesi che abbiamo richiesto in forma scritta questo documento che come prevede la legge, sulla trasparenza sugli atti amministrativi, avrebbe dovuto consegnarlo entro 30 giorni, ma a tutt’oggi non ci ha ancora fornito.

 Il sindaco poi dichiara: “Mi meraviglio di chi fa dell'ambiente una bandiera e poi non riconosce che questa operazione è importante anche per risanare il nostro Tormo, dove le fognature scaricano da decenni”.

Signor sindaco, la meraviglia è tutta nostra quando leggiamo questo.

 Infatti, le Cascine sono lì dal 1850 e solo ora Lei si accorge che andavano collegate alla rete di depurazione?

La legge Merli le dice qualcosa? Perché non sono state collegate prima al sistema comunale di collettamento acque nere e finiscono da secoli nel Tormo?

 Oramai siamo abituati a vedere che per ogni cementificazione, ci si fa belli mostrando opere di compensazione ambientale, per nascondere il fatto che si continua a consumare suolo in un territorio come quello cremasco dove ci sono oltre 300 capannoni vuoti

 Poi leggiamo che lungo il Tormo è prevista una fascia di rispetto di 20 metri dove non verrà eseguito nessun intervento.

 Ricordiamo che i fiumi ricadono sotto la giurisdizione statale che prevede una fascia di rispetto di 150 metri per lato.

 La scelta di consumare altro suolo agricolo è inaccettabile, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto e della siccità, un fenomeno sempre più grave così come lo scioglimento dei ghiacciai che stanno riducendo e di molto il carico idrico dei fiumi e dei fontanili, dei quali il territorio cremasco vanta un primato nazionale per l’abbondanza storica delle acque.

 E a lei, proprio per spirito di collaborazione avevamo proposto di mettere mano al recupero ed al risanamento delle due grandi cascine che ci trovano in via Roma a Palazzo Pignano dove potrebbero essere realizzati molti e comodi negozi di vicinato.

 Ritorniamo a chiederle di mettere uno stop ai lavori, dal momento che finora lei non è stato in grado di dirci se l’operazione cementificatoria in atto confligga o meno con i criteri dell’invarianza idraulica.

 Infine teniamo a sottolineare che la regione Lombardia considera il sito a pochi metri dal fiume Tormo oggetto della cementificazione “a rischio alluvione”.

  ANDREA LADINA    OSCAR STEFANINI

   EUROPA VERDE   DEL CREMASCO

 Crema, 11 maggio 2023

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