Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 20.19

Fibra ottica per anestesia epidurale

Pronto un kit per renderla piu' sicura

| Scritto da Redazione
Fibra ottica per anestesia epidurale

 E' frutto della ricerca italiana un nuovo sistema a fibra ottica che migliora l'anestesia epidurale, riducendo le possibilità di errore nell'inserimento del catetere, causa di malesseri più lunga ospedalizzazione per il paziente, con maggiori spese per il servizio sanitario.

Quella chiamata epidurale è un'anestesia locale utilizzata in moltissimi interventi chirurgici e nei parti. Solo in Italia ogni anno se ne praticano un milione per interventi chirurgici e 60000 per le parto-analgesie. L'anestesista introduce un ago tra due vertebre e attraverso di esso un catetere che raggiunge lo spazio epidurale, all'interno della colonna vertebrale, dove veicola il farmaco anestetico che addormenta la parte inferiore del corpo.

Attualmente i medici identificano il corretto posizionamento dell'ago basandosi sulla loro esperienza, adottando un criterio soggettivo. Lo spazio epidurale viene infatti identificato con la percezione al tatto della perdita di resistenza sul tampone di una siringa. E la percentuale di fallimenti può arrivare fino al 30% (British Journal of Anaesthesia-2012). Ora 'Often Medical', nata come spin-off dell'Università del Sannio di Benevento, startup che si occupa di ricerca in ambito MedTech, ha brevettato a livello internazionale un sistema che ridurrebbe le possibilità di errore.

Si tratta di un kit che rileva in tempo reale il raggiungimento dello spazio epidurale e controlla l'avanzamento e il corretto posizionamento del catetere. L' innovazione si basa su un sensore in fibra ottica completamente integrato nel sistema ago/catetere.

L'adozione di questo kit porterebbe a una drastica diminuzione degli errori nell'esecuzione della procedura con riduzione della durata delle degenze ospedaliere, tanto che si è stimato che l'utilizzo del dispositivo porterebbe ad un risparmio medio per il Ssn, per ogni epidurale, di circa 200 euro. Sul prototipo sono stati condotti test in vitro e in vivo su modello porcino che hanno dimostrato tassi di successo del 100%. I risultati sono stati pubblicati su riviste scientifiche peer reviewed quali Biomedical Optics Express (Osa) e IEEE Journal of Selected Topics in Quantum Electronics. (ANSA)

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