Robert Fico lo ha detto ieri nel corso di un dibattito pubblico presso l’università di Nitra, sottolineando di non vedere «prospettive migliori per il paese» e notando che è una occasione unica per «fare un altro passo avanti nello sviluppo del nostro paese».
Fico ha lamentato la mancanza di coesione fra i partiti slovacchi e lo scarso consenso sulla politica estera portata avanti dal suo governo, con «alcune forze politiche che non credono sia opportuno far parte del nucleo fondamentale dell’Ue». Altre invece «mettono addirittura in discussione l’appartenenza all’Unione». Per questo, per aumentare il sostegno e avere più spazio di manovra, il premier ha chiesto un «contributo più forte dagli altri attori istituzionali», ricordando quanto l’integrazione nell’Ue, nell’area Schengen e nell’eurozona siano di fondamentale importanza per il paese, e quanto fino ad oggi si siano rivelate vantaggiose per la società slovacca. Siamo a un bivio, e non c’è altra soluzione per noi che essere al centro della trasformazione, nel nucleo dell’UE, ha concluso il primo ministro.