Queste parole sono uno dei passaggi forti presenti nel racconto “Cipolle e Libertà”, libro che racconta pensieri e ricordi di un lavoratore metalmeccanico. Racconto che è diventato uno spettacolo teatrale.
Il lavoro del sindacalista oggi più che mai è diventato complicato e difficile; il lavoratore si sente spesso bistrattato, incapace di potere avere un tenore di vita che gli compete e che garantisce una tranquillità economica e familiare. Forse fermandoci un attimo possiamo capire che tutto questo è il risultato dell’assenza di valori, di una cultura che negli anni si è via via fatta sempre più flebile, di una memoria che ha lasciato il posto alle verità dei social network.
Ed è questo che ha portato la Fim Asse del Po a riflettere; si è cercato di capire come potere riavviare quel circolo virtuoso fatto di valori, di ideali, di impegno concreto verso gli altri. Tutto questo ci porta a riconoscere nuovamente il ruolo fondamentale di essere comunità, di attivare una nuova stagione legata all’inclusione, al sociale, alla concreta certezza che il domani si può cambiare ridando vigore ed impulso al passato che diventa fonte di riflessione e base per una progettualità che rimette al centro il crescere insieme e la solidarietà.
Alcuni dirigenti della Fim Cisl Asse del Po unitamente ai due studenti che vivono in Fim l’alternanza scuola lavoro hanno deciso di fondare il T.E.C.S. il Teatro di Educazione e Cultura Sociale con l’obiettivo di ritornare a fare cultura a parlare della storia a ridare memoria e conoscenza del passato. Tutto in termini di gratuità e grazie al loro volontariato.
“Cipolle e Libertà” è il primo lavoro teatrale del T.E.C.S. che sarà rappresentato il 30 giugno a Calcio in provincia di Bergamo presso il teatro comunale alle ore 21.00.
Il T.E.C.S. sarà di scena in ogni parte della provincia dove verrà chiamato e non richiederà alcun compenso, ma l’eventuale offerta libera sarà devoluta a progetti che via via promuoveranno cultura, rispetto, nuovo modo di pensare per le nuove generazioni, nuove opportunità per chi è in difficoltà.
Un modo alternativo per trasmettere la forza dirompente del cambiamento, necessario per abbassare i toni, ragionare insieme e promuovere una dimensione diversa dell’essere società.
Fonte: FIM-Cisl asse del Po (Cremona-Mantova)