Ogni anno circa 430mila lavoratori e lavoratrici vivono condizioni di sfruttamento e lavoro nero. Di questi, almeno l’80% sono stranieri e 100mila di essi vivono in condizioni di grave sfruttamento sino a comprendere casi accertati di riduzione in schiavitù. Una situazione non più accettabile, che deve essere combattuta e superata. Con questi obiettivi è nato il network "Coltiviamo i diritti" costituito da Aiab Nazionale, Asgi, Arci, Cgil Nazionale, Flai Cgil, Fondazione Di Vittorio, In Migrazione, Legambiente, Nidil Cgil, Parsec, e Res.
Si è svolta martedì 19 luglio, la conferenza stampa di presentazione in Senato della campagna nazionale per la dignità e la legalità del lavoro in agricoltura. Le organizzazioni coinvolte, spiegano, "vogliono affrontare il problema in maniera organica, ognuna a partire dalle proprie specificità e competenze, perché la difesa dei diritti di chi lavora in agricoltura è frutto di una cultura che va sviluppata su piani diversi, solo apparentemente lontani". La campagna realizzerà azioni locali concrete per combattere il lavoro illegale e le situazioni di sfruttamento in agricoltura.
Lo scopo della campagna è curare il monitoraggio del fenomeno, di allargare la partecipazione ad iniziative già in essere e creare occasioni di confronto orientate alla costruzione di politiche a livello nazionale, di individuare nei contesti territoriali soluzioni praticabili per rendere più competitive le filiere pulite, creando e rinforzando le reti locali di protezione dei lavoratori gravemente sfruttati, sostenendo le imprese sane e valorizzando le esperienze regionali positive.
Fonte : Rassegna Sindacale