Fontana(Anci).Giustizia sociale e compartecipazione familiare
COMPARTECIPAZIONE FAMILIARE ALLE SPESE DI ASSISTENZA, FONTANA: "E' UNA QUESTIONE DI GIUSTIZIA SOCIALE"
Milano, 8 luglio 2011
"La compartecipazione delle famiglie abbienti alle spese di assistenza dei loro congiunti non autosufficienti è una questione di giustizia sociale". Così Attilio Fontana, Presidente di ANCI Lombardia, commenta la notizia di quattro sentenze favorevoli ai Comuni da parte del Tar di Brescia.
"I Comuni vorrebbero sempre rispondere per intero alle domande di assistenza dei cittadini, indipendentemente dal loro censo. Ma se l'ente locale non ha più fondi per fare fronte alle spese assistenziali di tutti, è giusto che le famiglie partecipino alla spesa proporzionalmente al loro reddito e patrimonio". Per Fontana "i nuovi tagli di tre miliardi di euro ai Comuni, che si aggiungono ai 2,5 miliardi già tagliati in questi anni e al dimezzamento dei fondi per le politiche sociali, ci metteranno di fronte alla necessità di ridimensionare dei servizi essenziali. In questo momento la richiesta di addossare ai Comuni anche le spese delle famiglie che potrebbero sostenerle è anacronistica".
"Adesso che le nostre posizioni hanno anche il conforto di sentenze favorevoli da parte dei tribunali - conclude il Presidente di ANCI Lombardia - auspichiamo che da parte di chi ha condotto una battaglia in senso contrario si approdi a una nuova stagione di confronto, partendo però da un dato di fatto incontrovertibile: con la compartecipazione familiare i Comuni potranno concentrare le loro esigue risorse per assistere le fasce di popolazione meno abbienti; senza questo strumento sono a rischio interi servizi, a meno che le risorse a disposizione dei Comuni non vengano integrate. Di questo dovranno tenere conto anche i legislatori regionali nel progetto di legge allo studio".
Ufficio stampa - ANCI Lombardia
348.2393691