Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.24

Giornata del migrante in provincia di Cremona, domenica a Casalmaggiore

Domenica a Casalmaggiore con il Vescovo la celebrazione diocesana della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

| Scritto da Redazione
Giornata del migrante in provincia di Cremona, domenica a Casalmaggiore

Domenica 18 gennaio ricorre la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Chiesa senza frontiere. Madre di tutti lo slogan scelto per l’edizione 2015, a un secolo dalla prima celebrazione, avvenuta nell’aprile del 1915. A livello diocesano la Giornata sarà celebrata a Casalmaggiore dove, alle 15:30, nel Duomo di Santo Stefano, il vescovo Dante Lafranconi presiederà l’Eucaristia, cui sono particolarmente invitati gli immigrati cattolici. La scelta dell’Ufficio diocesano Migrantes, diretto da don Antonio Pezzetti, di celebrare questa Giornata a Casalmaggiore è stata dettata da due anniversari da poco trascorsi: i 25 anni della Casa dell’Accoglienza di Casalmaggiore e i 5 anni della morte del suo fondatore, don Paolo Antonini. La Casa dell’Accoglienza casalasca, oggi gestita dalla Caritas Diocesana, ha le proprie origini nel 1989, quando mons. Antonini (parroco di Santo Stefano dal 1978 al 1997) decise di destinare l’ex-collegio Don Bosco a luogo di accoglienza degli immigrati. Il 29 marzo 2003, con il nuovo parroco don Alberto Franzini, il vescovo Lafranconi ha benedetto i locali della nuova Casa di Accoglienza San Giovanni Bosco. Da allora la struttura, gestita dalla Caritas diocesana attraverso il direttore Ludovico Gardani, è diventata punto di riferimento per l’intero territorio. Oltre all’accoglienza degli immigrati, cerca di rispondere alle situazioni di necessità del circondario: vi sono alcune stanze per l’accoglienza temporanea degli stranieri e un nucleo di minialloggi per anziani in difficoltà, ragazze madri, donne abbandonate con figli a carico o giovani a rischio di devianza sociale. La capienza complessiva è di 25 posti. Servizi ai quali si affianca anche il prezioso lavoro del Centro d’ascolto.

«A dare impulso a tutto questo fu don Antonini», ricorda don Pezzetti, «che quando lasciò la parrocchia decise di ritirarsi proprio alla Casa dell’Accoglienza per continuare il lavoro iniziato negli anni precedenti». Mons. Antonini, classe 1921, originario di Fossa Caprara, fu parroco di Santo Stefano dal 1978 al 1997, dopo le esperienze a Breda Cisoni (da vicario prima e da parroco poi) e a Gazzuolo.

«Nelle scorse settimane», precisa don Pezzetti, «è stato il quinto anniversario della sua morte, avvenuta il 23 novembre 2009. Abbiamo deciso di ricordare il suo impegno proprio nella prossima Giornata del migrante e del rifugiato, nella circostanza anche del 25° della Casa dell’Accoglienza di Casalmaggiore, anche in questo caso caduta nel 2014». Pochi mesi fa la presentazione del volume Quando i profeti fanno ‘casino’. Don Paolo Antonini e i suoi articoli su ‘Ritrovarci’ a 25 anni dall’apertura della Casa dell’Accoglienza, curato dal prof. Guido Sanfilippo.

1527 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria