Davide Persico Giraffatitan brancai è il più grande scheletro di dinosauro mai ricostruito.
Si trova nel Museo di Storia Naturale di Berlino nonostante fosse stato ritrovato in Tanzania.
Oggi fa la fortuna del Museo, oltre che della Germania, non della Tanzania.
La scoperta del fossile è attribuita a ricercatori tedeschi ma furono gli abitanti del posto - che conoscevano da tempo le ossa e le utilizzavano per scopi religiosi e rituali - a guidare i paleontologi alla "scoperta" dello scheletro (Internazionale, luglio 2021).
La mancanza di cultura (ignoranza è un termine brutto ma sarebbe corretto da utilizzare) ha fatto sì che i locali invocassero il soprannaturale per dare una spiegazione allo scheletro gigante. Si affidarono a ritualità e religione accontentandosi di un dato di fatto artefatto invece che ricercare faticosamente la verità.
Non avevano gli strumenti per farlo.
Alla stregua di questo, una cosa simile sta accadendo con la pandemia in corso. Una parte della popolazione prega affinché questo situazione svanisca. Una parte rinnega l'esistenza del virus, un'altra si inventa ritualità per superarlo.
I paesi che ne usciranno per primi saranno quelli che riusciranno a trasmettere informazioni corrette alle proprie popolazioni, spingendole a seguire i dettami scientifici.
Ma questo lo verificheremo solo tra qualche tempo... e chi avrà pregato o celebrato riti e sarà sopravvissuto, continuerà a considerare il proprio metodo infallibile. Giustificando la scia di morte come dovuta ad una mancanza di fede.
(ps. Provate a leggere Notturno di Asimov, la questione è descritta straordinariamente bene)
28 luglio 2021
