Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 03.56

Goletta dei Laghi 2023 sul Maggiore, i risultati dei monitoraggi sponda lombarda

Solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge

| Scritto da Redazione
 Goletta dei Laghi 2023 sul Maggiore, i risultati dei monitoraggi sponda lombarda

 

Goletta dei Laghi 2023 sul Maggiore, i risultati dei monitoraggi sulla sponda lombarda

 Solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge

Legambiente: “Urgente necessità di indagini e misure efficaci"

 
 

Foto campionamenti Maggiore (sponda) | Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati lombarda delle analisi | Tutte le tappe di Goletta dei Laghi 2023

Ben quattro punti su cinque risultano essere "inquinati" o "fortemente inquinati". Solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge, precisamente il canale presso la spiaggia del lido comunale a Germignaga (VA). Questo è il resoconto dei campionamenti condotti sulla sponda lombarda del Lago Maggiore dal team di tecnici e volontari della Goletta dei Laghi 2023, la campagna estiva di Legambiente per la tutela delle acque dei bacini lacustri italiani. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi

“I risultati ottenuti rispecchiano quelli dello scorso anno e confermano le criticità più volte messe in evidenza. Dal 2013, infatti, i punti monitorati dalla Goletta dei Laghi spesso presentano concentrazioni di inquinanti di origine fecale che superano ampiamente i limiti stabiliti dalla normativa”, dichiara Elisa Scocchera, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. “È importante sottolineare che il nostro obiettivo non è assegnare la balneabilità o assegnare bandiere nere, bensì evidenziare i punti potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini e delle cittadine e per l'ambiente in generale. Auspichiamo che vengano avviate indagini approfondite per identificare le cause di questi superamenti dei limiti e prendere le misure necessarie per affrontare la situazione”.

"Lo scorso anno ci siamo chiesti se la siccità avesse causato un aumento della concentrazione di inquinanti alle foci dei torrenti che sfociano nel lago Maggiore”, dichiara Valentina Minazzi, vicepresidente di Legambiente Lombardia. “Tuttavia, quest'anno i risultati non sono stati differenti. Ad eccezione del prelievo di Luino, che presenta un lieve miglioramento, tutti gli altri punti critici individuati negli anni rimangono fortemente inquinati. Come sempre, sottolineiamo l'urgenza di affrontare la situazione anche in questi casi limite, che rappresentano un segnale della lunga strada che ancora dobbiamo percorrere. D'altra parte, ci sono stati sforzi concentrati da parte di diversi attori per ripulire le acque inquinate, ad esempio nel caso del lago di Varese che è tornato balneabile. Tuttavia, sembra che i risultati siano stati perseguiti non per migliorare le condizioni ambientali e la qualità della vita dei cittadini, ma piuttosto per creare un modello di fruizione balneare che non rispetta le vocazioni del territorio. Si tratta di un turismo stagionale e concentrato che, come dimostrato in altri territori, non si configura come un modello lungimirante e può portare più problemi che opportunità”.

I risultati delle analisi microbiologiche effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi sono stati resi noti questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso la Tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese. Hanno partecipato Valentina Minazzi, vicepresidente Legambiente LombardiaChristian Aletti, Legambiente Lomabardia; Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente.

Nel pomeriggio alle ore 16.00, è prevista un'attività di beach litter (pulizia spiagge) presso il Lago di Varese, in località Schiranna, nell'ambito del roadshow promosso dal progetto Blue Lakes, che coinvolge attivamente i cittadini. I circoli e i volontari si impegnano come ambasciatori del progetto, promuovendo iniziative di pulizia delle spiagge come momenti utili per informare e sensibilizzare sulla problematica dell'inquinamento delle acque causato dalla presenza di plastica e microplastiche.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche

Sono stati effettuati prelievi e analisi microbiologiche su cinque punti specifici lungo la sponda lombarda del Lago Maggiore. I risultati evidenziano che tre di questi punti sono risultati "fortemente inquinati": il punto campionato alla foce del torrente Boesio a Laveno Mombello, quello campionato alla foce del torrente Bardello a Brebbia e quello campionato alla foce del torrente Acqua Negra a Ispra. Un altro punto, situato a Luino presso lo scarico terrazza di piazza Garibaldi, è stato classificato come "inquinato". Entro i limiti di legge, invece, il punto campionato nel canale presso la spiaggia del lido comunale a Germignaga.

 

‍I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). 

LEGENDA 

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente: 

 - INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 1000 UFC/100ml 

FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 2000UFC/100ml 

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

  GOLETTA DEI LAGHI 2023. Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, i temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 18 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.

Da diversi anni, la campagna di Legambiente è anche l'occasione per tornare sul tema delle microplastiche attraverso il progetto LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni. Tra le azioni di progetto ci sono la promozione del Manifesto dei Laghi, documento volontariato che ogni amministrazione locale può sottoscrivere e un roadshow di 20 tappe per sensibilizzare la cittadinanza attraverso lo spettacolo teatrale Monday, laboratori e animazione territoriale.

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto - altamente pericoloso se non gestito correttamente - si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti. Lo scorso anno in Lombardia il CONOU ha recuperato 38.533 tonnellate di olio usato.

 

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Ufficio Stampa Goletta dei Laghi 2023

Ada Aliprandi | +39 3202794861 | golettadeilaghi@legambiente.it

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A bordo della Goletta dei Laghi il progetto LIFE Blue Lakes, realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell'Unione Europea

 

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