Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 00.09

Goletta dei Laghi nel Garda: inquinati e fortemente inquinati 5 punti su 13 campionati

Ecosistema Garda: inquinamento da microplastiche e approccio unitario per la sostenibilità del lago

| Scritto da Redazione
Goletta dei Laghi nel Garda: inquinati e fortemente inquinati 5 punti su 13 campionati

La Goletta dei Laghi di Legambiente è approdata sul Lago di Garda e quest’anno il team di tecnici e volontari di Legambiente ha raccolto 13 campioni di acqua: 7 sulla sponda lombarda e 6 in Veneto.

Sponda lombarda. Sottoposti ad analisi microbiologiche, tre dei punti campionati – tutti in provincia di Brescia – sono risultati “fortemente inquinati”: il lago presso la foce di un canale vicino la spiaggia in località Le Rive a Salò; la foce di un torrente nei pressi del porto di Padenghe sul Garda e la foce di un rio nell’Oasi San Francesco del Garda a Desenzano del Garda. Due i punti risultati “inquinati”: la foce del torrente Toscolano sul lungolago di Toscolano Maderno e la foce di un torrente al fianco del porto in località Santa Maria di Lugana a Sirmione, località per la prima volta oggetto dei monitoraggi della Goletta dei Laghi di Legambiente.

Entro i limiti di legge previsti dalla normativa vigente in Italia sulle acque lacustri, gli altri due punti campionati sulla sponda lombarda: il punto campionato sul lungolago Cesare Battisti, in località Desenzanino, e quello campionato a inizio della passeggiata Maratona-Rivoltella, entrambi a Desenzano del Garda.

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha commentato: «Anche in questa edizione di Goletta dei Laghi, purtroppo, si riconfermano le criticità rilevate negli scorsi anni legate a torrenti e canali che dall’entroterra portano reflui non depurati al lago: dopo così tanti anni di segnalazioni sembra vi sia una sottovalutazione dei problemi segnalati. Chiediamo, perciò, alle autorità di indagare risalendo, specie nei casi più gravi come quello che vede ‘fortemente inquinata’ l’Oasi naturale San Francesco a Desenzano. A livello territoriale, occorre inoltre uscire dalla questione ormai divenuta imbarazzante relativa alla progettazione del nuovo sistema di depurazione, rivedendo i progetti ed eliminando lo spostamento dei reflui dal Lago di Garda a Gavardo, nell’entroterra. Serve concentrarsi sulle soluzioni che tengano conto anche delle mutate condizioni territoriali dovute agli impatti del cambiamento climatico, così da garantire la sicurezza del lago e l’adeguatezza della depurazione dei reflui».

Sponda veneta. Tutti con concentrazioni inferiori ai limiti di legge previsti dalla normativa vigente in Italia sulle acque lacustri, i sei punti campionati sulla sponda veneta del Lago di Garda, nel Veronese: la foce del torrente Gusa a Garda; il lago di fronte alla foce del torrente San Severo in località Punta Cornicello a Bardolino; la foce del torrente Marra e la foce del torrente Bosca a Lazise; la foce del rio Duganale dei Ronchi in località Ronchi a Castelnuovo del Garda; la foce del torrente Rielo a Peschiera del Garda.

Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto, evidenzia che «I dati di quest’anno riferiti alla sponda veneta del Garda indicano una situazione migliore rispetto a quella delle scorse edizioni di Goletta dei Laghi: le acque risultano essere meno inquinate da escherichia coli, se confrontati con la serie storica. Va considerato, però, il momento di grave siccità che potrebbe portare i depuratori ad avere meno perdite e la rete idrica secondaria a condurre meno reflui zootecnici – dichiara  – Alla luce dei risultati complessivi dei campionamenti effettuati sulle sponde veneta e lombarda, riteniamo fondamentale una gestione unitaria del Garda, con standard e obiettivi da raggiungere attraverso azioni coordinate: il lago non può essere considerato un elemento dove passano confini territoriali, ma va inquadrato piuttosto come un unico grande ecosistema».

I risultati sono stati resi noti a Desenzano sul Garda (BS) nel corso del workshop “Ecosistema Garda”, un momento di confronto attivo con amministrazioni comunali e stakeholder del territorio sulle azioni integrate necessarie all’incremento della sostenibilità delle attività che si sviluppano intorno al lago e sulle potenzialità e criticità nella lotta all’inquinamento da microplastiche. Sei i focus specifici che hanno scandito i lavori nella mattinata: sensibilizzazione; reflui; conoscenza; recupero, riutilizzo e corretto smaltimento dei rifiuti; unione e coordinamento; paradigma.

Dalle ore 15.00, beach litter e il workshop “Il mondo è fatto di gocce”: momenti di pulizia e di confronto partecipato, in collaborazione con il coordinamento giovani di Legambiente Lombardia e Veneto, nell’ambito del progetto Youth4Planet – Act before you post. Gli appuntamenti sono organizzati nella cornice dei Lakes Days, eventi di cittadinanza attiva che vedono il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori in un’esperienza concreta di tutela e valorizzazione del lago.

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