Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 03.25

Goletta dei Laghi 2023 sul Ceresio

Solo uno dei quattro punti campionati risulta inquinato

| Scritto da Redazione
Goletta dei Laghi 2023 sul Ceresio

Solo uno dei quattro punti campionati sul lago Ceresio risulta inquinato: la foce del fiume Telo di Osteno a Claino con Osteno. Questo il bilancio dei campionamenti eseguiti sul Lago Ceresio dal team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi 2023, la campagna estiva di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani con partner CONOU e Novamont. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi

 

I risultati sono stati presentati questa mattina durante la conferenza stampa organizzata presso la Sala A.R.T Lavena Ponte Tresa (VA) e che ha visto la partecipazione di: Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente; Sergio Franzosi, presidente Circolo Legambiente Valceresio; Elena Andreoni del circolo Legambiente Valle d’Intelvi; Valentina Minazzi, presidente Legambiente Varese e coordinatrice provinciale; Massimo Mastromarino – Sindaco di Lavena Ponte Tresa; Maria Sole De Medio, Consiglio Amministrazione Alfa.

 

“Dei quattro punti campionati e analizzati sul lago Ceresio, solo uno è risultato al di sopra dei limiti di legge”, afferma Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi di Legambiente. “Rispetto agli anni precedenti in cui i punti con valori al di sopra dei limiti erano maggiori, il quadro restituito sembra migliore. Ci auguriamo che questo non sia un caso ma il risultato di interventi e politiche strutturali riguardo i sistemi di depurazione e gli scarichi a lago”.

 

“Per la prima volta dopo tanti anni, tutti i punti monitorati sul Ceresio, sponda varesotta, sono risultati entro i limiti”, dichiara Sergio Franzoni, presidente del circolo Legambiente Valceresio. “Anche il Rio Bolletta, che da un decennio abbiamo sempre trovato inquinato, ha dato un risultato positivo. Ci auguriamo sia il frutto della sistemazione della corretta manutenzione degli sfioratori di piena e di lavori di ammodernamento della rete che arriva dall’entroterra. E soprattutto che non sia un caso ma finalmente l’avvio di un nuovo”.

 

“Purtroppo dobbiamo constatare che anche quest’anno il torrente Telo risulta inquinato”, aggiunge Elena Andreoni del circolo Legambiente Valle d’Intelvi. “Gli ultimi 10 anni sono fatti di luci e ombre per questo torrente, che raccoglie le acque dell’entroterra e poi sfocia a lago. È necessario togliere gli scarichi diretti al torrente e agire sugli sfioratori di piena per ottenere finalmente un’acqua pulita. Ribadiamo, come lo scorso anno, che è responsabilità di tutti i territori adoperarsi per riportare il Telo alla normalità”.

 

Il dettaglio delle analisi microbiologiche

 

Dei 4 punti campionati sul Ceresio – 2 sulla sponda comasca e 2 su quella varesotta – risultano entro i limiti di legge la Foce del Torrente Valllone (VA), la foce del rio Bolletta a Porto Ceresio (VA); e la foce fiume Rezzo a Porlezza (CO). Risulta, invece, inquinato la foce del fiume Telo di Osteno (CO).

 

‍I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). 

 

LEGENDA 

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente: 

INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 1000 UFC/100ml 

FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 2000UFC/100ml 

 

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

  

GOLETTA DEI LAGHI 2023. Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, i temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 18 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.

 

Da diversi anni, la campagna di Legambiente è anche l'occasione per tornare sul tema delle microplastiche attraverso il progetto LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni. Tra le azioni di progetto ci sono la promozione del Manifesto dei Laghi, documento volontariato che ogni amministrazione locale può sottoscrivere e un roadshow di 20 tappe per sensibilizzare la cittadinanza attraverso lo spettacolo teatrale Monday, laboratori e animazione territoriale.

 

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto - altamente pericoloso se non gestito correttamente - si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti. Lo scorso anno in Lombardia il CONOU ha recuperato 38.533 tonnellate di olio usato.

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