Sabato, 27 aprile 2024 - ore 02.58

Gualtieri: ''Capisco rabbia, ma non lasciamo indietro nessuno''

''Mes? È rete di sicurezza''

| Scritto da Redazione
Gualtieri: ''Capisco rabbia, ma non lasciamo indietro nessuno''

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri difende il Decreto Rilancio che nonostante i 55 miliardi di euro messi sul piatto dal governo è giudicato dalle opposizioni un pannicello caldo di fronte all’emergenza economica scatenata dall’epidemia di Covid-19.

"È evidente che le legittime preoccupazioni di una situazione senza precedenti possano generare anche rabbia. Lo capiamo e per questo il governo è impegnato a sostenere imprese e famiglie, a evitare un aumento delle diseguaglianze, ad aiutare i più deboli" spiega Gualtieri a Repubblica.

Secondo il titolare del Mef, in ogni caso il decreto non dimentica nessuno e farà da volano alla ripartenza dell’economia. Tra le critiche più motivate delle opposizioni, quella che accusa il governo di aver disperso risorse che avrebbero potute essere gestite diversamente: "Sono critiche sbagliate - risponde il ministro -. In primo luogo non sono aiuti a pioggia, ma la volontà di non lasciare indietro nessuno in una circostanza così drammatica. È una precisa scelta politica di questo governo, che io rivendico, ma è anche una scelta che ha efficacia economica. E non è vero nemmeno che nel decreto non si guardi allo sviluppo".

Gualtieri ricorda che: "Assieme alle misure per imprese, famiglie e lavoratori ci sono quelle sulla ricapitalizzazione delle imprese, molto importanti per le piccole e medie aziende, spesso sottocapitalizzate". E poi: "Ci sono gli investimenti massicci sull'efficienza energetica degli edifici e un impegno senza precedenti sull'Università, con l'assunzione di 4.000 giovani ricercatori e il più consistente stanziamento per la ricerca mai realizzato" aggiunge il ministro.

Gualtieri replica così anche a chi accusa il governo di non avere una visione d’insieme: "Sono investimenti sul futuro importanti, che mostrano eccome un'idea di sviluppo del Paese". E sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità) tanto inviso al M5S, il ministro dice che "costituisce una importante rete di sicurezza".

Secondo il ministro, la sua "semplice esistenza rappresenta un fattore di stabilità perché è facilmente accessibile e immediatamente a disposizione in una fase in cui tutti i Paesi sono chiamati a finanziarsi in modo consistente sui mercati. Un eventuale utilizzo da parte dell'Italia verrà valutato a tempo debito".

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