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Il 1 maggio del 1922 a Cremona si celebra domenica sette | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Il 1 maggio del 1922 a Cremona si celebra domenica  sette | G.C.Storti

Abbiamo fatto una veloce ricerca sulle manifestazioni del 1 maggio 1922 a Cremona, Soresina e Crema. Spaccati forti di una lotta dura per i diritti dei lavoratori agli inizi del secolo.
L’Eco dei Comunisti del 29 aprile 1922,organo del Partito Comunista d’Italia per le province di Cremona,Mantova e Brescia titola “Il primo maggio 1922 segni l’inizio della riscossa proletaria”.
Nel lungo editoriale  “ A Raccolta” a firma NOI  estrapolo alcune frasi significative che propongo alla vostra riflessione e lettura.
“ La storia segna il suo passo,lento o vertiginosamente affrettato,ma cadenzato e sicuro…..
Ma l’evoluzione oggi è rivoluzione e la dinamica che presiede  a tutti gli avvenimenti che si susseguono, si accavallano l’uno dopo l’altro,fa  si che ogni situazione politica sia precaria,temporanea e pronta al  mutarsi per l’agire di tutti i fattori che producono  che “ fanno” la storia “.
L’articolista, prosegue in una breve resoconto  de “ il carattere e il valore dei più recenti primi di Maggio”.
Ecco l’analisi:
“ 1918-Ancora la guerra, senza che  si vedesse un barlume,una speranza di pace. Miseria, reazione,censura,morte:il proletariato,anche in grigio verde,manifestava i segni della sua insofferenza.
1919-La pace,falsa,fomite di nuove guerre, è fatta. I lavoratori, ritornati alle loro case,cominciano a respirare un po’ liberamente e manifestano la loro volontà rivoluzionaria.
1920- Il proletariato è ancora nel pieno vigore delle sue forze. Manca un partito veramente rivoluzionario che lo guidi .I giorni migliori si perdono inutilmente. Sta per scoppiare la reazione.
1921- La reazione che ha colto i lavoratori impreparati ad affrontarla,si sferra ovunque. I massacri,gli incendi,tutti i delitti vengono consumati dalla guardia bianca imbaldanzita. Il proletariato, sorpreso, ha il suo momento di panico”. (**)

L’editoriale continua nel valorizzare la nascita del PCdI del 1221 ed indica le parole d’ordine non escludendo sciabolate ai “ capi sindacali…(che ) si oppongono,temporeggiano,adottano la disastrosa tattica del rinculo,perdendo dell’altro tempo prezioso”.
Ma ecco l’obiettivo…”la volontà del fronte unico per un’azione fattiva,energica,delle masse lavoratrici,è entrata nell’animo di tutti coloro che hanno a cuore la causa degli sfruttati, e i capi sindacali sono costretti  ad un embrionale fronte unico che viene chiamato Alleanza del Lavoro”.
Pertanto ( a differenza del 1921) le celebrazioni del 1 maggio  “ avvengano”.

Il resto del giornale è dedicato ad elencare le varie iniziative dell’imminente 1 maggio.
Si evidenzia che a Cremona, alla manifestazione indetta dall’Alleanza del Lavoro parlerà il compagno Bernamonti mentre a Crema parlerà il compagno Omero Franceschi.
In altra parte del giornale è pubblicato il manistesto dell’Alleanza del Lavoro ed il programma della manifestazione di Cremona con il dettaglio del percorso del corteo  che partendo alle 8.30 dalla Stazione raggiungerà piazza del Duomo alle 11 dove è previsto il comizio finale.

Nessun cenno alla manifestazione programmata a Soresina che vedrà  come protagonista  il movimneto di  Guido Miglioli.

L’Eco dei Comunisti del 6 maggio 1922 offre  la cronaca delle manifestazioni del 1 maggio.
Si da un breve resoconto della manifestazione di Soresina: “ vi fu un imponente  manifestazione. Migliaia di lavoratori, popolari e rossi, sfilarono senza che gli schiavisti avessero il coraggio  di disturbarli”. Nessun cenno a Guido Miglioli ed al suo movimento.
Per Crema il resoconto è diffuso e raggiante: “La manifestazione …non poteva riuscire più imponente. Malgrado  le imposizioni e le minacce  e le aggressioni degli schiavisti,il proletariato del cremasco ha risposto  totalmente ,superando ogni nostra previsione”.
Viene dato anche il resoconto del corteo con alla testa la fanfare di Offanengo dove i proletari “ hanno cominciato a sfilare  al canto degli inni sovversivi, attraversando la città e portandosi poi in piazza Trieste, luogo indicato per il comizio”.
Ma ecco apparire le divisioni.
Il comizio iniziale è tenuto “ dal segretario Camerale ( sindacato ndr) Boffelli che compiacendosi della riuscitissima  manifestazione” spiega “ il dovere di ogni buon lavoratore nell’ora del presente e illustrando la necessità del fronte unico proletario”.
Boffelli “ da poi la parola  al compagno Franceschi Omero”….del PCdI  che “ porta il saluto e l’adesione al proletariato Cremasco. Spiega  con chiari argomenti l’opera del nostro partito e polemizza con i dirigenti del P.S. criticando l’opera dell’ala riformista”.
Però il comizio di Omero “ provoca le proteste del segretario Boffelli il quale lo interrompe continuamente e gli vorrebbe impedire di continuare,ma i lavoratori applaudono  e gridano Viva il Comunismo”.
L’Eco da anche notizia che in altra parte della città si è svolta un’altra numerosa  manifestazione dei contadini del Partito Popolare dove far gli altri avrebbe  parlato l’On. Miglioli ed altri.

Ma l’apertura dell’Eco dei Comunisti è drammatico “Il senso della paura”.
Il giornale fa il resoconto di una manifestazione che non c’è stata in quanto  squadre fasciste ne hanno impedito lo svolgimento. In seconda pagina vi è  in dettaglio l’elenco degli scontri in città, luoghi e circostanze.
“ Gli incidenti furono numerosi; non furono però gravi le conseguenze. Potremmo citare a decine gli episodi di vigliaccheria e di malvagità fascista”.
Si riportano episodi avvenuti  al Circolo Ferrovieri, alle Cooperative Fratellanza Sociale di Porta Nuova, la Popolare di via Milano ed altre.
L’articolo si chiude con due frasi significative:
-“ le donne  comuniste erano tutte al loro posto”;
-“ l’astensione dal lavoro fu ovunque completa ed assoluta.. Anche i negozi erano chiusi”.

In altra parte del giornale poi si legge che “ L’Alleanza del lavoro comunica che per domenica 7 maggio è indetta una grandiosa manifestazione proletaria con lo stesso programma che doveva servire per il Primo Maggio”.

L’Eco del 13 maggio in seconda pagina da ampio resoconto della manifestazione.
“ Le persone radunate  a comizio erano a migliaia e più della metà erano quelli a cui era stato impedito  l’ingresso in Cremona”.
Dal resoconto si capisce che squadre a fasciste hanno tentato di  impedire  con ogni mezzo  la manifestazione che però si chiude nel cortile delle scuole di via del Passeggio , dove parlano fra gli altri Arturo Verzelletti  , Bernamonti e l’On Garibotti.
L’articolo si chiude così “ lentamente l’enorme cortile si sfolla, mentre si forma nuovamente il corteo che si scioglie a Porta Milano, dove i contadini tornano a squadre nei loro paesi”.


(**)Il 1° maggio 1921. A Cremona 90 anni fa | G.C.Storti
https://www.welfarenetwork.it/il-1d-maggio-1921-a-cremona-90-anni-fa-20110430/

In allegato alcune pagine dell’Eco dei Comunisti

http://www.welfarenetwork.it/images/nuoveimm/maggio2012/eco-comunisti-29-aprile22.pdf

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