Sabato, 20 aprile 2024 - ore 01.52

Il caso Chiusa Casapound a Bari. Cgil, segnale importante

Lo ha deciso la Procura a seguito delle indagini condotte per l’aggressione subita da alcuni manifestanti di un corteo antirazzista lo scorso settembre. La soddisfazione del sindacato: fascismi e squadrismi non possono avere spazio in una società libera

| Scritto da Redazione
Il caso Chiusa Casapound a Bari. Cgil, segnale importante

Il caso Chiusa Casapound a Bari. Cgil, segnale importante

Lo ha deciso la Procura a seguito delle indagini condotte per l’aggressione subita da alcuni manifestanti di un corteo antirazzista lo scorso settembre. La soddisfazione del sindacato: fascismi e squadrismi non possono avere spazio in una società libera

La Procura della Repubblica di Bari ha disposto la chiusura della sede di Casapound Bari a seguito delle indagini condotte per l’aggressione subita da alcuni manifestanti di un corteo antirazzista, compiuta il 12 settembre scorso, per cui risulterebbero indagate 28 persone affiliate all’organizzazione neofascista. Nel locale le forze dell’ordine hanno ritrovato le armi con cui si è compiuta l’aggressione e libri e simboli inneggianti al nazifascismo.

“Questo è un segnale importante per la città – commenta il segretario generale della Cgil Bari, Gigia Bucci – che già aveva dato una risposta partecipata di piazza lo scorso 25 settembre, con migliaia di persone accorse per dire ancora una volta che fascismi e squadrismi non possono avere spazio in una società libera e democratica proprio nello stesso luogo dove, pochi giorni fa, abbiamo commemorato l’uccisione di Benedetto Petrone per mano di una squadraccia missina. Lo stesso sindaco Decaro, in quell’occasione, interpellato dalle organizzazioni del coordinamento antifascista cittadino, si è pronunciato favorevolmente alla chiusura della sede”.

Dello stesso avviso il numero uno della Cgil regionale, Pino Gesmundo: “È una buona notizia che accogliamo con favore, per quanto il provvedimento andrebbe assunto come strutturale e non limitarsi a casi eccezionali come questo. Da tempo infatti la Cgil tutta chiede la chiusura dei covi fascisti e la messa fuorilegge di queste organizzazioni che, ultimamente, sono tornate a colpire e in tutto il Paese, Puglia compresa come testimoniano le intimidazioni compiute recentemente nel brindisino che ci hanno visto bersaglio di gesti fascisti, con metodologie premeditate e organizzate, agevolate dal clima culturale e politico che alimenta odio e violenza. Non basta la repressione – conclude Gesmundo –. Serve una risposta culturale ed economica alla sofferenza dei cittadini per evitare che queste possano essere strumentalizzate da chi cerca consenso nella rabbia sociale, acuendo le ferite di una comunità che invece dovrebbe unirsi per superare

Fonte : rassegna sindacale

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