Martedì, 14 maggio 2024 - ore 19.23

Il Comune di Cremona risponde alla 5 Stelle Lanfredi sul sequestro dell’ex-macello

Di seguito, la risposta del Comune di Cremona - Assessorato al Territorio e alla Salute alla pentastellata Maria Lucia Lanfredi

| Scritto da Redazione
Il Comune di Cremona risponde alla 5 Stelle Lanfredi sul sequestro dell’ex-macello

Al Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle prof.ssa Maria Lucia Lanfredi

Con riferimento all’interrogazione a risposta scritta riguardante il sequestro effettuato da parte dei Carabinieri del NOE di Brescia nel maggio 2013 nell’area denominata ex-macello, presentata dal Consigliere Comunale prof.ssa Lanfredi Maria Lucia, si precisa quanto segue:

premesso che l’area era di proprietà del Comune di Cremona, utilizzata come deposito di materiali di vari settori, è diventata proprietaria Aem Cremona Spa in data 23 dicembre 2011 con lo scopo di attuare un progetto di riqualificazione urbana, che prevede la completa demolizione del comparto.

Al momento dell’intervento dei Nucleo Operativo dei Carabinieri nel maggio 2013, i materiali presenti sull’area in oggetto di sequestro si potevano suddividere in tre macrocategorie:

- materiale presumibilmente derivante dall’attività precedentemente svolta nel complesso immobiliare (ex-macello dismesso negli anni ’80);

- materiale in lavorazione (materie prime), scarti di lavorazione, depositi di materiale vario di proprieta dei soggetti che, a diverso titolo, utilizzavano i piazzali esterni;

- materiale vario, di provenienza ignota (prevalentemente detriti e rifiuti).

A seguito dell’intervento dei NOE, Aem Cremona Spa conferma di aver proceduto a far analizzare i materiali presenti sull’area e provveduto a far rimuovere il materiale previo accordo con Arpa e Noe.

Le operazioni di smaltimento hanno riguardato complessivamente 1.682,16 tonnellte di materiali, prevalentemente costituite da materiali misti derivanti dall’attività di costruzione e demolizione, per un quantitativo pari a 1.572, 24 tonnellate.

I rifiuti pericolosi, per un quantitativo complessivo di 5,83 tonnellate, pari al 0,36%, erano invece costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto (3.04 tonnellate di lastre ondulate in ibrocemento provenienti dalle coperture dei fabbricati esistenti), alcune batterie al piombo. pneumatici fuori uso e imballaggi (barattoli di prodotti per l’edilizia).

Il costo degli interventi per la rimozione e lo smaltimento dei materiali presenti sulle aree è stato pari a euro 46.000.

A seguito delle verifiche e delle analisi effettuate non si è reso necessario eseguire alcuna bonifica delle aree e dei terreni presenti.

Il procedimento penale formalmente attivato, a seguito del sequestro dell’area nei confronti del legale rappresentante della società proprietaria dell’area, si è concluso senza nessun rinvio a aiudizio.

In data 30 ottobre 2014 gli ufficiali del NOE hanno proceduto alla verifica dello stato dei luoghi, hanno accertato I’awenuta rimozione dei materiali individuati nel piano di caratterizzazione e hanno proceduto al dissequestro, con contestuale restituzione, delle aree alla società.

A disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito.

Cordiali saluti.

Comune di Cremona - Assessorato al Territorio e alla Salute

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