Il Governo vara il ‘decretone’ Rilancio per uscire dalle conseguenze della pandemia | Vincenzo Montuori (Cremona)
Il decreto «Rilancio» il governo vara un intervento economico sulle conseguenze della pandemia e prescrive una serie di procedure per la ripresa delle attività commerciali per bar, ristoranti, negozi, eccetera. A me sembra si stia adottando il passo del gambero un passo avanti e due indietro- perché, mentre si consente una serie di riaperture, se ne vincola la realizzazione a procedure talmente stringenti che è quasi impossibile ottemperarvi.
Degli esempi :i bar ei ristoranti dovrebbero sanificare i bagni ogni volta che un cliente li usa; come è possibile? Si prescrive l’uso di posate, piatti e bicchieri di plastica; eppure esiste un elettrodomestico chiamato lavastoviglie. Si addebita al datore di lavoro ogni contagio Covid dei suoi dipendenti: se ciò è comprensibile per le fabbriche o per il personale sanitario (ma allora Regione Lombardia dovrebbe risarcire un bel po’di dipendenti!), appare molto discutibile per i commessi di bar e negozi vari.
La questione è che una fase di ripartenza va gestita con responsabilità e coraggio: il secondo senza la prima sconfina nella follia, come dimostrano le performance disastrose di avventurieri patentati quali Trump, Johnson e Bolsonaro nei rispettivi Paesi; la prima senza il secondo scade nella ignavia e nello scarica barile come nel nostro caso. Ha fatto bene la Merkel in Germania a riaprire, consapevole che, per ora, non è realistico pensare di poter azzerare i contagi ma è possibile, con le dovute precauzioni, controllarne la diffusione.
Mi lasci concludere dicendo che i cittadini italiani si sono dimostrati responsabili rispettando un lockdown che, in Lombardia, a fine mese, sarà di100 giorni; e son stati anche coraggiosi continuando a lavorare spesso in condizioni di scarsa sicurezza, in ospedali, RsaAziende.
Adesso spetta al governo mostrare un po’di coraggio.
Diversamente, quando, tra due o tre anni, gli altri stati si saranno ripresi dalla recessione, noi saremo ancora qui a leccarci le ferite, in attesa della prossima pandemia.
Vincenzo Montuori Cremona